Quando si nominano gli zombie al cinema il primo nome che salta alla mente è indubbiamente quello di George A. Romero, entrato nella storia del cinema sin dal classico del 1968, La notte dei morti viventi. Nei cinquantacinque anni successivi all'uscita del film, il franchise si è arricchito di numerosi sequel ma dopo la scomparsa del regista nel 2017 ora è la figlia a raccogliere la sua eredità.
Tina Romero ha deciso di proseguire nel solco tracciato dal padre esordendo dietro la macchina da presa con il film Queens of the Dead. In esclusiva al magazine Fangoria, Romero jr. ha anticipato ai fan la trama del suo atteso esordio nel lungometraggio.
Notte di resurrezioni
"La storia si svolge in una sola notte, all'inizio del risveglio dei morti. Ci troviamo ad una grande festa in un magazzino a Bushwick. Abbiamo un promoter di eventi a cui tutto sta andando storto, e la sua performer principale si è ritirata, quindi è costretto a chiamare un amico, una drag queen in pensione, per resuscitare il suo drag e salvare la serata. Si rivelerà una notte di molte resurrezioni" ha spiegato Tina Romero.
La regista ha proseguito:"Il nostro gruppo di variopinti personaggi si ritrova rinchiuso in un nightclub a Bushwick, dovendo prendere una decisione: usciamo di qui o barrichiamo il posto? Dovranno sopravvivere alla notte. Si tratta di un gruppo di non combattenti che trova le proprie abilità di sopravvivenza nascoste dentro di sé".
Tina Romero ha deciso di estendere l'operato del padre:"Gli zombie di mio padre hanno sempre riflettuto ciò che stava accadendo nel mondo, e sento quasi la responsabilità di prendere la torcia e mantenere vivo lo zombie di Romero onorandolo, rispettandolo, rendendogli omaggio mentre introduco me stessa e la mia voce di regista, e la mia prospettiva, che è diversa dalla sua". George A. Romero ha diretto tutti e sei i film principali del franchise.