Peter Bogdanovich è morto: il regista di Paper Moon aveva 82 anni

Il regista e sceneggiatore Peter Bogdanovich è morto giovedì 6 gennaio 2022 all'età di 82 anni per cause naturali.

Peter Bogdanovich è morto nelle prime ore di giovedì 6 gennaio 2022 all'età di 82 anni, dopo una lunga carriera che l'ha visto impegnato come regista di film di successo, tra cui Paper Moon e Tutto può accadere a Broadway, critico cinematografico e sceneggiatore.
La triste notizia è stata rivelata dalla figlia Antonia che ha confermato la morte del padre, avvenuta nella casa di famiglia a Los Angeles, per cause naturali.

Il regista Peter Bogdanovich aveva in iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo grazie ai suoi interessi per il teatro, arte figurativa e critica cinematografica. Nel 1965 aveva poi stretto un sodalizio artistico con il maestro dell'horror Roger Corman.

Il suo primo film da regista è stato Bersagli nel 1968, che ha segnato l'inizio della sua collaborazione con il direttore della fotografia László Kovács, seguito poi dal documentario Diretto da John Ford e L'ultimo spettacolo, film che gli ha fatto conquistare otto nomination agli Oscar.
Tra le sue opere più famose ci sono Ma papà ti manda sola?, Luna di carta, Daisy Miller, Finalmente arrivò l'amore, Dietro la maschera, Texasville, Quella cosa chiamata amore, Hollywood Confidential e Tutto può accadere a Broadway.
Per il piccolo schermo, invece, ha diretto alcuni episodi della serie I Soprano in cui ha avuto anche la parte del Dottor Elliot Kupferberg. In veste di attore ha compiuto alcune apparizioni in show come How I Met Your Mother e The Good Wife, e nei film The Other Side of the Wind e It - Capitolo due.

Bogdanovich ha avuto una lunga storia d'amore con l'attrice Cybill Shepherd, per cui lasciò la moglie Polly Platt con cui aveva avuto le figlie Antonia e Sashy. Nella sua vita privata c'è stato spazio anche per una relazione con Dorothy Stratten, la coniglietta di Playboy che aveva diretto nella commedia They All Laughed nel 1981. La donna è stata poi uccisa dal marito Paul Snider, suicidatosi dopo il terribile gesto. La terribile vicenda venne ripercorsa da Bogdanovich nel libro The Killing of the Unicorn: Dorothy Stratten 1960-1980.