Paul Verhoeven non demorde e continua a lavorare al suo nuovo progetto, intitolato Young Sinner, che sarà il suo primo film americano in 25 anni e lo vedrà tornare a unire le forze con lo sceneggiatore di RoboCop Edward Neumeier.
Verhoeven tornerà a operare nel settore a lui più congeniale, il thriller erotico. Da quanto sappiamo finora, Young Sinner sarà ambientato a Washington, DC e lo stesso autore lo ha paragonato al suo precedente lavoro del 2006, Black Book, ma "più esplosivo e rivolto a un pubblico più aperto e anticonformista", sempre se il regista riuscirà a trovare i fondi necessari.
Il regista ha parlato del progetto alla presentazione della sua biografia a Parigi spiegando: "Sto lavorando a un nuovo film, Young Sinner. È politico. Con il mio sceneggiatore di Robocop e Starship Troopers. Parla di una ragazza cristiana evangelica a cui piace molto il sesso [...] Crede in Gesù.".

Un regista spinoso
Le opere di Paul Verhoeven sono tutt'altro che rassicuranti. I temi spinosi da lui toccati e le tinte forti tipiche del suo tocco hanno fruttato contestazioni e problemi allo "scandaloso" cineasta 87enne che ultimamente ha trovato sponda presso i produttori francesi, ottenendo i soldi per girare gli scabrosi Elle e Benedetta. A quanto pare, però, Young Sinner è un progetto molto più costoso e richiede finnziamenti più elevati e un alto rischio d'impresa.
Secondo la sinossi diffusa finora, Young Sinner sarà un thriller politico ambientato a Washington, D.C. La protagonista, una giovane assistente di un potente senatore, si ritrova coinvolta in una rete di intrighi e pericoli internazionali. Naturalmente non mancherà il sesso.
L'idea iniziale di Verhoeven era iniziare le riprese nel 2024, ma finora il progetto non è andato in porto. Verhoeven ha descritto Young Sinner come una "versione più innovativa di film come Attrazione fatale e Basic Instinct" e ha aggiunto di non voler aggiungere "elementi digitali di alcun tipo. Ne userò il meno possibile". Il regista ha anticipato di essersi consultato con l'ex agente dei servizi segreti Ron Marks per informarsi sull'assalto al Campidoglio e sul mondo dello spionaggio.