Paul Haggis, la donna che lo accusa di violenza sessuale: "Dovevo lavorare con lui, invece mi ha stuprata"

Online sono emersi i primi dettagli delle accuse di violenza sessuale rivolte al regista Paul Haggis da una donna di nazionalità britannica.

Il regista Paul Haggis è stato accusato di violenza sessuale e il The Daily Beast ha condiviso le dichiarazioni della presunta vittima.
La donna sarebbe stata lasciata prima dell'alba fuori dall'aeroporto di Brindisi e ha rilasciato le sue dichiarazioni alla polizia.

Nei documenti ottenuti dal sito, si scopre che la donna, che ha un passaporto britannico, ha dichiarato al procuratore Antonio Negro: "Paul Haggis mi ha violentata per giorni. Dovevamo lavorare insieme, ma invece mi ha stuprata da domenica sera a mercoledì".
Il regista l'avrebbe lasciata in aeroporto nonostante non avesse un biglietto, dandole i soldi per acquistarne uno.
Un assistente di volo ha trovato la donna in chiara difficoltà e ha immediatamente avvisato le autorità, dichiarando poi agli agenti di polizia: "Era distrutta. Parlava con difficoltà".

I medici in servizio all'aeroporto hanno valutato la situazione e hanno poi accompagnato la donna in ospedale, dove è stato attivato il "protocollo rosa" per le vittime di violenza. Secondo i documenti la donna avrebbe subito "ripetute aggressioni sessuali non consensuali", compresa una talmente violenta da "obbligarla a richiedere un intervento dei medici". La situazione, che impediva fisicamente ulteriori rapporti, avrebbe quindi portato Paul Haggis ad accompagnarla in aeroporto.

Il filmmaker si trovava a Ostuni in occasione dell'Allora Fest, evento che ha tra gli ospiti anche Oliver Stone, Matt Dillon, Edward Norton e Marisa Tomei. Tutti gli eventi a cui doveva partecipare Haggis sono ovviamente annullati e le autorità avrebbero verificato i filmati delle telecamere di sicurezza dell'hotel e dell'aeroporto prima di ordinare il fermo.

Paul Haggis, tramite il suo avvocato Priya Chaudhry, si è dichiarato innocente e sicuro che tutte le accuse verranno presto smentite. Michele Laforgia, il legale che si occupa del regista in Italia, ha ribadito che il suo cliente, in passato già accusato da altre quattro donne di violenza, "è completamente innocente e speriamo che si chiarisca la questione il più velocemente possibile".