Per la prima volta, la Papua Nuova Guinea entra nella corsa agli Oscar. Lo fa con "Papa Buka", un film che unisce storia, umanità e un respiro internazionale. Un'opera che non è solo cinema, ma un ponte narrativo tra due mondi, nel segno della memoria e dell'indipendenza.
"Papa Buka" è la prima candidatura agli Oscar per la Papua Nuova Guinea
Papua Nuova Guinea compie un passo epocale: con "Papa Buka", il Paese presenta per la prima volta un proprio film agli Academy Awards, nella categoria Miglior lungometraggio internazionale. L'annuncio è arrivato durante le celebrazioni del 50º anniversario dell'indipendenza, rendendo il momento ancora più simbolico.
L'opera, diretta dal regista indiano Bijukumar Damodaran, vincitore a Shanghai con Trees Under the Sun, intreccia vicende storiche mai raccontate. Al centro, un anziano veterano che accompagna due studiosi indiani sulle tracce di storie sommerse della Seconda guerra mondiale, legami di sacrificio e umanità che collegano India e Papua Nuova Guinea in una narrazione potente e intimista.
Il progetto è stato definito da Don Niles, presidente del comitato di selezione agli Oscar, "un momento storico per il nostro cinema". Il film, ha aggiunto, "rappresenta le nostre storie, le nostre tradizioni e la nostra voce artistica". Per il regista Damodaran, la candidatura è "un onore commovente, soprattutto nell'anno in cui il Paese celebra mezzo secolo di indipendenza".
Un riconoscimento che non è solo cinematografico, ma culturale: il primo biglietto da visita della Papua Nuova Guinea verso il grande schermo globale.
Un'opera corale e inclusiva per il grande schermo
"Papa Buka" non è soltanto un film: è il risultato di una collaborazione transnazionale che ha unito Papua Nuova Guinea e India, mettendo insieme produttori come Noelene Taula Wunum, Akshaykumar Parija, Pa Ranjith e Prakash Bare.
La scelta del cast è altrettanto significativa: a guidarlo è Sine Boboro, ottantacinquenne leader tribale, affiancato dagli attori indiani Ritabhari Chakraborty e Prakash Bare, oltre a un nutrito gruppo di interpreti locali. La colonna sonora porta la firma del tre volte vincitore del Grammy Ricky Kej, mentre la fotografia è curata da Yedhu Radhakrishnan.
L'aspetto più innovativo del progetto è stato il suo valore formativo: oltre 40 studenti universitari hanno partecipato attivamente alla produzione, affiancando un team in cui più del 60% era composto da donne, un vero modello di inclusione e empowerment.
Il film arriverà nelle sale della Papua Nuova Guinea il 19 settembre 2025, per poi approdare ai festival internazionali e agli eventi promozionali a Los Angeles in vista della 98ª edizione degli Oscar. Per il produttore Parija, "questo riconoscimento è il frutto di un impegno straordinario e segna un momento di orgoglio per il nostro Paese".