L'Italia si è svegliata con una notizia triste: Paolo Rossi, calciatore simbolo dell'Italia Mondiale del 1982, è morto il 9 dicembre 2020 a 64 anni stroncato da un male incurabile. A poche settimane dalla scomparsa di Diego Armando Maradona, ci lascia anche il bomber gentile.
Nato a Prato il 23 settembre 1956, Paolo Rossi è figlio d'arte. Al padre Vittorio, ex ala destra del Prato, è dedicato il campo sportivo del Santa Lucia, frazione in cui ha debuttato anche il celebre figlio. Dopo essersi fatto conoscere al grande pubblico con il Vicenza, Pablito Rossi militò nel Perugia per poi passare alla Juventus.
Paolo Rossi fu uno dei giocatori simbolo dell'Italia di Enzo Bearzot e con i suoi goal traghettò la nazionale verso la vittoria nel Campionato Mondiale di Spagna del 1982, di cui fu anche capocannoniere. Il Pablito nazionale fu anche il primo giocatore ad aver vinto nello stesso anno il Mondiale, assieme al titolo di capocannoniere, e il Pallone d'oro.
Dopo una carriera di successi in bianconero - tra cui due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e la Coppa dei Campioni 1984-1985 - Paolo Rossi passò al Milan e poi al Verona dove concluse la carriera calcistica all'età di 31 anni in seguito ad alcuni infortuni. Nel 2002 Rossi pubblicò la sua autobiografia intitolata Ho fatto piangere il Brasile e nel 2012 raccontò l'avventura mondiale in 1982. Il mio mitico mondiale, scritto insieme alla moglie Federica Cappelletti, giornalista e scrittrice.
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