Benny Safdie, regista di Diamanti grezzi e Good Time, ha recitato in Oppenheimer, il nuovo film diretto da Christopher Nolan, in un importante ruolo secondario. A Safdie è stato affidato il personaggio del fisico teorico Edward Teller, noto come il 'padre della bomba ad idrogeno'.
Teller si unì ad Oppenheimer per lavorare alla bomba atomica nel quartier generale di Los Alamos, concentrandosi sull'implosione nucleare e sulla ricerca riguardante l'idruro di uranio.
L'accento ungherese
Nato a Budapest, Teller aveva un forte accento ungherese e per Safdie è stato un test molto complicato interpretarlo al meglio:"L'accento era qualcosa che mi rendeva nervoso. Ricordo che Chris mi chiese 'Come va l'accento?' e io risposi 'Oh mio Dio, come farò a farlo?'. Non sapevo se avrebbe voluto che lo facessi. Ma mi inviò tante interviste e discutemmo di come parla Teller e di chi è. È stato un processo di lavoro insieme per capirlo davvero".
"Alla fine dissi 'Potrei sembrare pazzo ma non mi interessa. Questo è il suono di Teller, lo farò e basta'. Inviai un memo vocale nel quale narrai quale fosse la mia colazione e come a Teller piacesse l'ananas" ha proseguito Safdie.
Un altro dettaglio riguarda le sopracciglia. Benny Safdie sfoggia delle sopracciglia piuttosto folte, sulle quali Nolan è stato irremovibile:"Sono orgoglioso di dire che sono tutte le mie sopracciglia. Ogni tanto mi limito a strapparle perché sembra un po' troppo pazzo. Ma Chris diceva 'Non farlo, lasciamo che diventi pazzo'. Ho avuto le sopracciglia più pazze per mesi, dovevi solo spazzolarle e poi brillavano in tutto il loro splendore".