Olivia Wilde è stata una degli ospiti più illustri del Red Sea Film Festival a Jeddah, in Arabia Saudita, e si è soffermata sul tema dei social media e della loro influenza sul mondo del cinema, dopo i giudizi online circa la sua relazione con Harry Styles.
In seguito alle speculazioni sul web, Wilde è convinta che l'accanimento sui social condurrà alla morte delle scelte artistiche maggiormente rischiose per il grande schermo, perché i cineasti saranno sempre più timorosi delle reazioni online.
Il pericolo dei social
"I registi devono decidere, ad un certo punto, se vogliono essere celebrità o artisti" ha spiegato Wilde "A causa dei social media, sta diventando sempre più connesso a qualcosa che è sempre più pericoloso per questa forma d'arte".
Secondo Olivia Wilde, quando si mescola la realizzazione di film e la recitazione con l'approvazione di massa, si taglia immediatamente la possibilità di realizzare qualcosa che sia rischioso. La regista ha spiegato di non essersi mai troppo preoccupata di sentirsi amata o accettata dal pubblico.
Da attrice a regista
Nel corso dell'intervista, Olivia Wilde ha confessato di essere maggiormente interessata in questo momento al cinema internazionale rispetto a quello a stelle e strisce perché, a suo dire, meno condizionato dai social media e dai cliché.
Famosa inizialmente soprattutto per i suoi ruoli in film e serie tv come La ragazza della porta accanto, Alpha Dog, Bobby Z - Il signore della droga, Tron: Legacy, Rush, Lei e Third Person, Richard Jewell e Oppenheimer, oltre a The O.C. e Dr. House - Medical Division, Olivia Wilde passata dietro la macchina da presa dirigendo La rivincita delle sfigate e Don't Worry Darling.