Oliver Stone ad Ischia: "Amo Sophia Loren, Mastroianni e il cinema italiano"

Oliver Stone, durante l'Ischia Film festival di Michelangelo Messina, ha confessato di amare Sophia Loren, Mastroianni e il cinema italiano.

Oliver Stone ha ritirato il premio alla carriera presso l'Ischia Film festival, diretto e ideato da Michelangelo Messina; il leggendario regista ha rilasciato anche alcune dichiarazioni pubbliche: ha detto di amare Sophia Loren e Marcello Mastroianni aggiungendo che un suo grande rimpianto è quello di non aver mai girato un film in Italia.

Angelina Jolie e Oliver Stone sul set di Alexander
Angelina Jolie e Oliver Stone sul set di Alexander

Stone, tre volte Premio Oscar, ha esordito descrivendo il suo nuovo documentario, JFK Revisited: Through the Looking Glass, che sarà prossimamente presentato a Cannes: "Ho deciso di raccontare JFK per i giovani, tornando sul caso dopo la terza inchiesta ufficiale e dopo il mio film. Sono venute fuori cose particolarmente interessanti che contribuiscono a far luce su una delle storie più controverse del Novecento, che altrimenti le nuove generazioni ignorerebbero".

"Mi piace il vostro Paese, ma più di tutto adoro il cinema italiano, a cominciare da Rossellini, De Sica, Sofia Loren, che è stata ed è una delle mie muse, Marcello Mastroianni e Fellini: chi lavora in questo settore, non può per nessuna ragione ignorare il cinema italiano." Ha continuato il regista statunitense. "E dell'Italia adoro anche il cibo, il senso di ospitalità e la bellezza dei paesaggi, impareggiabile. Mi sarebbe piaciuto girare in Italia. Una volta, anni fa, feci dei sopralluoghi a Cinecittà con Dino De Laurentiis, ma non se ne fece niente."

Torino Film Festival 2008: Oliver Stone visita il Museo del Cinema. Il regista ha presentato il film W.
Torino Film Festival 2008: Oliver Stone visita il Museo del Cinema. Il regista ha presentato il film W.

Oliver Stone, che sarà ospite il 3 luglio a Roma per la proiezione del suo nuovo documentario, ha concluso la sua dichiarazione con le seguenti parole: "Bisogna credere nei propri ideali e lottare per raggiungere gli obiettivi in cui si crede: io stesso mi sono dovuto rimboccare le maniche per diventare regista, girando Platoon vent'anni dopo aver vissuto la traumatica esperienza del Vietnam. Ed è stato proprio tornando dalla guerra che ho avuto chiaro il mio destino: sarei diventato regista. Così ho frequentato la Film School di New York, accettando sudore e sacrifici e persino qualche fallimento, con diverse sceneggiature che non sono andate in porto. L'importante è, come sempre, rialzarsi."