Morto Goffredo Fofi, il critico cinematografico e intellettuale aveva 88 anni

Critico cinematografico, letterario e teatrale italiano, scrittore e saggista, Goffredo Fofi è morto oggi, 11 luglio 2025, all'età di 88 anni.

Goffredo Fofi

Il mondo della cultura piange la scomparsa di Goffredo Fofi, scrittore e critico cinematografico, letterario e teatrale, morto all'età di 88 anni.

Collaboratore di molte testate italiane, tra cui i quotidiani l'Unità, Avvenire, il manifesto, Il Sole 24 Ore, e di riviste quali Internazionale, FilmTv e Panorama, Fofi è stato uno degli intellettuali più lucidi e controcorrente del panorama italiano. Sono note ai lettori le sue sferzanti recensioni dei titoli più noti, ma è stato anche fautore della rivalutazione di Totò e della sua maschera comica analizzandone il fenomeno di costume nel suo celebre saggio del 1968 Totò. L'uomo e la maschera realizzato in collaborazione con la vedova del celebre attore napoletano, Franca Faldini.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

La carriera di Goffredo Fofi

Fondatore di diverse importanti riviste, come Ombre Rosse, dedicata al cinema, pubblicata tra il 1967 e il 1981, e i Quaderni piacentini, insieme a Piergiorgio Bellocchio e Grazia Cherchi, Goffredo Fofi era nato a Gubbio il 15 aprile 1937. Appena diciottenne, si recò in Sicilia per seguire le gesta del filosofo Danilo Dolci, affiancandolo nelle sue battaglie a fianco dei disoccupati e nella lotta alla mafia.

La sua formazione nella critica cinematografica avviene a Parigi nella prima metà degli anni 1960, dove lavora alla rivista di cinema Positif prima di fare ritorno in Italia e fondare, nel 1967, Ombre rosse, rivista di cinema dalle posizioni politiche nette molto vicina ai movimenti studenteschi e operai. In tempi più recenti, tra il 1997 e il 2016, aveva diretto Lo straniero, che si occupava di letteratura.

Nella sua lunga carriera ha pubblicato vari saggi di cinema in cui analizza il cinema e il teatro di Totò, ma anche i lavori di Marco Bellocchio, Vittorio De Seta, il Neorealismo, la Nouvelle Vague, Marlon Brando e Albero Sordi.