Morgan Spurlock, regista di Super Size Me, è morto a 53 anni

Nella giornata di giovedì 23 maggio 2024 è morto a New York il regista Morgan Spurlock a causa di un cancro.

Il regista Morgan Spurlock

Il regista Morgan Spurlock, che aveva realizzato il documentario Super Size Me, è morto a soli 53 anni nella giornata di giovedì 23 maggio 2024.
Il filmmaker, come ha rivelato la famiglia, stava lottando da tempo contro un cancro.

L'annuncio della famiglia

Il comunicato con cui è stata condivisa la triste notizia ha spiegato che Morgan Spurlock è "morto in pace a New York, circondato dalla famiglia e dagli amici".
Craig Spurlock, uno dei suoi fratelli maggiori, ha aggiunto: "Si è trattato di una triste giornata mentre dicevamo addio a mio fratello Morgan. Ha dato così tanto tramite la sua arte, le sue idee, e la sua generosità. Il mondo ha perso un vero genio creativo e un uomo speciale. Sono così orgoglioso nell'aver lavorato insieme a lui".

La famiglia ha ricordato che Morgan aveva usato il suo umorismo e intelligenza per evidenziare problemi sociali e spingere alla riflessione e mettere in dubbio lo status quo. Nella sua carriera Spurlock ha prodotto oltre 70 documentari e serie tv, sostenendo anche artisti emergenti.

Morgan Spurlock penserioso in una scena del film Che fine ha fatto Osama Bin Laden?
Morgan Spurlock penserioso in una scena del film Che fine ha fatto Osama Bin Laden?

Recensione Super Size Me (2004)

Craig e Morgan hanno realizzato insieme progetti come Morgan Spurlock Inside Man e 7 Deadly Sins. Super Size Me aveva debuttato 20 anni fal Sundance Film Festival e mostrava il filmmaker mentre mangiava solo cibo dei fast food per 30 giorni, per mostrare come quegli alimenti avessero un impatto sulla salute.
Il documentario ha incassato oltre 20 milioni di dollari in tutto il mondo. La sua carriera, tuttavia, è stata frenata quando, nel 2017, ha ammesso di aver avuto dei comportamenti scorretti e aver compiuto delle molestie sessuali in passato, oltre ad aver tradito le sue fidanzate e mogli. Morgan aveva quindi abbandonato il suo ruolo nella casa di produzione Warrior Poets, di cui era stato il fondatore.