Monster: The Jeffrey Dahmer Story, Richard Jenkins nel cast della serie Netflix

Netflix ha annunciato la produzione di Monster: The Jeffrey Dahmer Story, una serie con Richard Jenkins incentrata sul serial killer soprannominato il Mostro di Milwaukee.

Richard Jenkins sarà il protagonista della serie Monster: The Jeffrey Dahmer Story, un nuovo progetto prodotto per Netflix.
Gli ideatori sono Ryan Murphy e Ian Brennan e al centro della storia ci sarà uno dei più famosi serial killer americani, seguendo gli eventi che verranno narrati prevalentemente dal punto di vista delle vittime.

La sceneggiatura della serie Monster sarà firmata da Janet Mock (Pose), impegnata anche alla regia con Carl Franklin (Mindhunter), e da David McMillan. Le dieci puntate che verranno prodotte seguiranno gli anni '60, '70 e '80, fino all'arresto dell'assassino avvenuto negli anni '90.
Le riprese dovrebbero iniziare nel mese di gennaio e nelle puntate si darà spazio all'incompetenza e all'apatia della polizia che hanno permesso a un uomo del Wisconsin di uccidere per anni. Gli episodi dovrebbero mostrare circa 10 volte in cui Dahmer era quasi stato arrestato e poi lasciato andare, oltre a mostrare come il suo essere un uomo bianco dall'aspetto curato ed educato gli abbia permesso più volte di non essere fermato dalla polizia o condannato dal giudice per altri crimini.

Richard Jenkins interpreterà il padre di Dahmer, Lionel, che era esperto in chimica e gli aveva mostrato da piccolo come si sbiancano e conservano le ossa di animali, tecnica che Jeffrey ha successivamente usato sulle proprie vittime.
Per ora la produzione non ha ancora individuato l'attore a cui affidare il ruolo del protagonista e nemmeno l'interprete della parte di Glenda Cleveland, una vicina di Dahmer che aveva provato ad avvisare più volte le autorità dei comportamenti bizzarri dell'uomo.

Jeffrey Dahmer, conosciuto come il Cannibale o il Mostro di Milwaukee, ha ucciso e smembrato circa 17 uomini e ragazzi dal 1978 al 1991, molti dei quali erano persone di colore e alcuni erano minorenni. Molti dei crimini hanno inoltre previsto necrofilia, cannibalismo e conservazione di alcune parti del corpo. L'uomo venne condannato per 16 omicidi ed è stato picchiato a morte da un altro carcerato nel 1994, all'età di 34 anni.