Porto San Giorgio, PalaSavelli, interno notte. La finale di Miss Italia, trasmessa su RaiPlay e prodotta per la tv di San Marino, doveva profumare di rilancio per un format che, nel 2025, sa un po' di stantio. Invece, tra fughe dal palco e uno spoiler clamoroso sul nome della vincitrice, ha lasciato l'amaro in bocca e una scia di polemiche sui social.
Miss Italia 2025, Guè lascia il palco: la giuria lo bacchetta
Durante la finale Gue Pequeno si è esibito con Shablo, Tormento e Joshua su "La mia parola", pezzo portato a Sanremo quest'anno. Subito dopo, con l'eco dell'ultima nota ancora nella sala, il rapper milanese scappa letteralmente dietro le quinte lasciando i colleghi in scena. "È scappato Guè, è andato via, lo salutiamo, troppe Miss.. Forse è un po' timido", commenta Shablo in diretta, con un po' di imbarazzo.
Ma in giuria c'è chi parla apertamente di mancanza di rispetto per lavoro e pubblico, a partire dalla presidente Francesca Pascale. Rossella Erra definisce l'uscita "poco gentile", più pragmatica Alba Parietti: "Ma non diamo soddisfazione a chi non se la merita, andiamo avanti".
Miss Italia 2025, regia in tilt: il nome della vincitrice appare prima
Lo scivolone peggiore, però, è tecnico e avviene a pochi minuti dall'incoronazione. La conduttrice Nunzia De Girolamo introduce un videomessaggio "per Asia Campanelli", ma sul ledwall compare la grafica che non dovrebbe comparire: "Katia Buchicchio Miss Italia 2025".
Subito dopo parte, per errore, il video destinato a un'altra finalista, Fanny Tardelli. La conduttrice segnala l'inversione, la regia rimette le clip nell'ordine corretto e manda finalmente la sorpresa giusta per Asia, poi quella per Katia. Ma lo spoiler resta: il pubblico ha già letto il nome che chiuderà la serata. E infatti, al momento dell'annuncio, ricompare la stessa grafica con cui la regia aveva bruciato il finale. Che imbarazzo.
Cosa resta di Miss Italia 2025 tra gaffe e occasioni mancate

Il bilancio è amaro per questa nuova edizione di Miss Italia: la nuova reginetta Katia Buchicchio paga una diretta confusa, con una gestione del palco discutibile e una regia imprecisa (a voler essere buoni).
Il video integrale - per chi volesse - è su RaiPlay, utile per rivedere la sequenza degli errori. Domanda finale: un marchio storico può permettersi inciampi da tv di provincia e sperare comunque di riconquistare il pubblico?