Miriam Leone è incinta, e questa volta non si tratta di rumor nati da foto passate al microscopio. L'annuncio ufficiale l'ha fatto lei stessa dalle pagine di Vanity Fair in un'intervista in cui ha rivelato anche come ha fatto a scoprire di aspettare un bambino prima che glielo dicesse un test di gravidanza. "Avevo questa pancetta, mai vista prima. Ma soprattutto era da un po' che tutto quello che mi diceva la gente non mi sfiorava più di tanto, in una beatitudine costante. Strano, stranissimo".
In attesa da quattro mesi, Miriam Leone dovrebbe dare alla luce tra la fine di quest'anno e l'inizio del nuovo quello che per lei e il marito, Paolo Carullo, è il primo figlio, nella realtà. Perchè nella finzione scenica è già stata madre, e sul set ha capito una cosa importante: "Quello a cui ti aprono i bambini è la virtù più grande che l'essere umano ha, ed è la tenerezza. Quando tieni un bambino in braccio senti quanto conti su di te, e probabilmente ti si accende una memoria inconscia di ciò che sei stato, di una purezza, di un bisogno, di un'innocenza".
A proposito di maternità, qualche anno fa era stata proprio lei a fare scalpore quando in un'altra intervista aveva dichiarato: "Bisogna smetterla di considerare la maternità come un destino obbligato". E lo pensa ancora: "Una donna deve avere sempre il diritto di scegliere se diventare madre oppure no. Io ho avuto la fortuna di poter decidere (...) Quell'intervista l'ho fatta anche a scopo educativo. Per dire: certe cose non ce le dovete chiedere. La maternità è una scelta personale che spesso non è nemmeno una scelta. E io non mi devo giustificare del volere dei figli o del non volerne avere. Del poterne avere o del non poterne. È una domanda che era naturale fino a cinquanta o sessanta anni fa, quando le donne erano relegate a quel ruolo lì. Adesso non è più così e questo va spiegato. Perché ci sono persone che ti fanno in modo innocente domande che non sono innocenti, e glielo va detto con gentilezza che certe curiosità sono decadute".
Miriam Leone si è duqnue concessa il diritto di scegliere. E a chi chiede come mai solo ora, proprio ora, la risposta è semplice e diretta: "Ho avuto bisogno di generare me stessa prima di poter generare qualcun altro. In mezzo alla confusione della mia vita fatta di frammenti di passioni, strade, viaggi, oggi mi sento una nuova me. E, in quest'inizio di gestazione, sto nascendo anche io. Sono contenta di avere l'opportunità di conoscere questa nuova Miriam, ma continuo a pensare che non sia il compimento di una vita. Sono davvero felicissima, questo è un figlio desiderato, ed ero felice anche prima, in un modo diverso. Per questo sono convinta che una donna deve essere tutelata sempre nel suo diritto di avere o non avere un figlio. Ogni storia riguardo alla maternità può nascondere una gioia, una sofferenza, o una pacifica indifferenza. Nessuno lo sa e nessuno ha il diritto di dire che cosa è giusto e che cosa sbagliato".