Maurizio De Giovanni saluta il suo commissario Ricciardi e i fan citano Stephen King e Misery

Il commissario Ricciardi è destinato a dire addio ai suoi fan e un post di Maurizio De Giovanni ha scatenato i commenti dei fan che hanno citato Misery di Stephen King.

Maurizio de Giovanni ha annunciato via social l'addio al suo commissario Ricciardi e online i fan si sono scatenati con i commenti, citando anche Misery non deve morire, uno dei libri più conosciuti e amati dai fan di Stephen King.
Il semplice post pubblicato dallo scrittore online è subito apparso come un congedo definitivo all'amato personaggio e i lettori hanno percepito in pochi minuti che il detective sembra stia per salutarli definitivamente, indiscrezione poi confermata dalla casa editrice Einaudi.

Maurizio De Giovanni aveva scritto online: "Vai, amico mio. E porta con te il mio cuore", due frasi che hanno suscitato non poco scalpore tra i lettori che amano le indagini del detective che, in epoca fascista, si imbatte per le strade di Napoli in cadaveri che gli parlano, lasciandogli percepire quanto provato e detto negli ultimi istanti di vita. Il personaggio, da più di un decennio, appassiona con il suo dono dalle conseguenze anche oscure e tristi.
Il prossimo romanzo dedicato al commissario arriverà negli scaffali di tutte le librerie italiane dal 25 giugno e si intitola, lasciando quindi poca speranza ai fan, Il pianto dell'alba, con sottotitolo Ultima ombra per il commissario Ricciardi. Le piattaforme di e-commerce dove è già possibile prenotare il romanzo annunciano che per il protagonista ci sarà un colpo di scena struggente, anticipazione accompagnata dall'estratto dalle pagine: "La paura, pensò Ricciardi. La paura, quella morsa allo stomaco e al cuore, il respiro che si fa corto, il sudore. Se hai qualcuno che ami, se qualcuno dipende da te, la paura è diversa. Cambia colore".
I lettori non sembrano però particolarmente felici all'idea di dover dire addio al proprio beniamino e tra i commenti non mancano i riferimenti a Misery non deve morire, con cui Stephen King raccontava i pericoli legati alla decisione di uccidere le proprie "creazioni letterarie".

Nel 2017 De Giovanni aveva confermato che Ricciardi avrebbe detto addio ai lettori nel 2019 e l'autore aveva spiegato che sapeva già l'epilogo della storia del commissario: "Noi scrittori non siamo proprietari dei personaggi. Loro esistono. I miei non sono maschere, invecchiano, e nei seriali non succede spesso. Montalbano e Maigret hanno sempre gli stessi anni. Ricciardi è un uomo in cammino, la sua educazione sentimentale non si arresta. Attualmente è nel 1933, con i prossimi due romanzi aggiungerà ancora un anno e mezzo alla sua vita. Così finiamo a ridosso dell'autarchia, dell'impero, quando comincia una fase politica che condurrà l'Italia alle leggi razziali e alla guerra. Ecco, Ricciardi in guerra io proprio non riesco a immaginarlo, alla luce di ciò che so gli capiterà nei prossimi romanzi".