Salvador Plasencia, il medicò che fornì la ketamina a Matthew Perry nelle settimane precedenti alla sua morte per overdose nel 2023 è stato condannato a scontare 30 mesi di carcere.
Prima della lettura della sentenza, il dottore si è scusato con la famiglia di Perry davanti al tribunale federale di Los Angeles, ammettendo che con le sue azioni è venuto meno al giuramento di protezione del paziente.
La condanna al medico che fornì la ketamina a Matthew Perry
"Ho deluso il signor Perry, ho deluso la sua famiglia" ha dichiarato Plasencia "Avrei dovuto proteggerlo". A luglio, Salvador Plasencia si è dichiarato colpevole di quattro capi d'accusa per distribuzione di ketamina, sebbene non sia stato lui a fornire all'attore la dose che gli è stata fatale.
In seguito alla sentenza, Plasencia è stato ammanettato e preso in custodia dagli agenti federali. I pm avevano chiesto per lui tre anni di carcere mentre la difesa aveva chiesto la libertà vigilata. La giudice Sherilyn Peace Garnett ha respinto l'argomentazione della difesa: i legali di Plasencia sostenevano che il medico stesse trattando la depressione di Perry: "Non trovo che sia credibile" ha dichiarato Garnett "Plasencia cercò di sfruttare la dipendenza del signor Perry per il proprio profitto".
Nel corso del suo rapporto professionale con Matthew Perry, Plasencia aveva ottenuto 55.000 dollari. Il procuratore Ian Yanniello ha specificato: "Plasencia non era un operatore sanitario negligente. Era uno spacciatore con il camice bianco".
Il dolore della famiglia di Matthew Perry
Salvador Plasencia, in alcuni messaggi usati come prova nel processo, commentò con queste parole la richiesta di ketamina da parte di Perry: "Mi chiedo quanto pagherà questo idiota". La madre di Matthew Perry, Suzanne Morrison ha rilasciato una dichiarazione rivolgendosi direttamente a Plasencia.
"Questo è il mio ragazzo" ha dichiarato Morrison "So quanto fosse dipendente. È sopravvissuto a tutto ed essere chiamato 'idiota'... Non c'era niente di idiota in quell'uomo. Ciò che hai fatto è stato qualcosa di terribile".
Anche la sorellastra dell'attore, Madeline Morrison, ha commentato in aula: "Le celebrità non sono bambole di plastica delle quali approfittarsi. Sono delle persone". Sono ancora in attesa di giudizio gli altri quattro imputati per la morte di Matthew Perry.