Fedez e Tommaso Zorzi sono i nuovi punti di riferimento politici di Matteo Salvini? Il leader della Lega dopo averci litigato nelle scorse ore vorrebbe incontrarli per bere un caffè e parlare del Ddl Zan.
Ieri Matteo Salvini ha passato la sua giornata a litigare con Tommaso Zorzi, come ha evidenziato ironicamente anche Selvaggia Lucarelli, e con Fedez, che in qualche modo avevano preso in giro la sua esultanza per le 100mila firme raccolte per la sua petizione contro il coprifuoco, confermato dal governo Draghi di cui, è bene ricordarlo, fa parte il partito di Salvini.
Tommaso Zorzi e Fedez nelle loro storie di Instagram avevano deriso non la petizione di Matteo Salvini ma la sua esultanza per il numero di firme raccolte. Sia il rapper che l'opinionista de l'isola dei Famosi avevano sottolineato che la raccolta di firme per l'approvazione del Ddl Zan in poco meno tempo aveva raccolto 500mila firme ma non era stata tenuta in considerazione dalla Lega.
"Grazie alla battaglia della Lega e grazie anche alle vostre preziose firme (che continuiamo a raccogliere in questo momento siamo a 99.074, (fantastico), il governo si impegna a rivedere già a maggio limiti, chiusure e divieti, a partire dal coprifuoco", aveva scritto Matteo Salvini sui social.
Fedez aveva replicato poco dopo su Instagram. "La cosa interessante è questa: quando loro raccolgono 99mila firme è una grande vittoria, quando dall'altra parte ci sono quasi mezzo milione di firme pro ddl Zan se ne fregano altamente. Tragicomico". Zorzi aveva espresso lo stesso concetto, anche se in maniera più colorita: "Quell'altro là festeggia perché ha 100 mila firme sulla sua petizione di me..a del coprifuoco. 100 mila firme sono niente, le mie storie fanno 100 mila visualizzazioni in 20 minuti, è una disfatta, è una tragedia".
Ora Matteo Salvini ha scritto ai due suoi 'antagonisti politici' invitandoli a discutere di omofobia ed altro, due lettere dal sapore populista che provano a smarcare il suo partito dai numerosi insulti omofobi ricevuti da Zorzi dai simpatizzanti e che l'influencer ha puntualmente pubblicato su Instagram: "Caro Tommy, rispetto le battaglie di tutti e non mi permetto di insultare nessuno, men che meno chi non conosco, come te - ha scritto Salvini a Zorzi - ognuno può amare chi vuole, vivere con chi vuole, far l'amore con chi vuole, per fortuna. Chi discrimina o aggredisce in base al colore della pelle o alle scelte affettive, sessuali e di vita è un cretino, sempre. Anche chi insulta il prossimo in base al partito che vota o alla petizione che firma è un cretino. Pronto a offrirti un caffè quando vuoi, in serenità, per parlare di coprifuoco, di Zan, di giovani e futuro. Pace e bene".
Ecco la lettera indirizzata a Fedez: "Caro Fedez, non solo ti ammiro come artista ma ti ringrazio come cittadino, per i generosi contributi che hai dato per la costruzione dell'ospedale in Fiera a Milano e per aiutare i lavoratori dello spettacolo in difficoltà. Non è tempo di polemiche, ma di ricostruzione, per cui sarei ben contento di incontrarti per parlare di diritti, lavoro e libertà. Chi discrimina, insulta o aggredisce in base al colore della pelle, dell'aspetto fisico o alle scelte in amore è un cretino e va punito. Senza togliere a nessuno la libertà di pensare che un bimbo abbia diritto ad avere una mamma e un papà e che l'utero in affitto sia barbarie sulla pelle delle donne. Sperando che tu possa firmare a sostegno della nostra battaglia di libertà #nocoprifuoco, come altri cittadini hanno già fatto in soli 3 giorni, ti saluto in attesa di conoscerti".
Molti italiani invece hanno contestato il fatto che il leader del maggiore partito italiano, secondo i sondaggi, continui a discutere di politica non nelle sedi istituzionali ma ancora una volta "al bar dei social", con i suoi due 'antagonisti' popolarissimi sul web.