Massimo Cristaldi, il famoso produttore italiano, è morto all'età di 66 anni, come annunciato alcuni giorni fa da un comunicato della Cristaldi Pictures.
L'importante figura nel campo della produzione cinematografica italiana ha perso la vita improvvisamente nella notte del 7 aprile.
Massimo Cristaldi aveva iniziato a lavorare insieme al padre Franco nel mondo del cinema ed era nato il 23 marzo 1956 a Roma. Inizialmente, a partire dal 1974, aveva mosso i primi passi nel settore come assistente e ispettore di produzione, diventando poi direttore di produzione in film di registi come Federico Fellini, Francesco Rosi, Gillo Pontecorvo, Sergio Corbucci, Nanni Loy, Luigi Magni, Giuliano Montaldo, Duccio Tessari, Marco Vicario, Carlo Carlei, Sergei Bondarchuk, Alexandre Arcady, e Michael Anderson.
La sua carriera è poi proseguita nel 1983 tramite realtà come 2Vides e Cristaldi Pictures, subentrando poi al padre dopo la morte, avvenuta nel 1992, di Franco Cristaldi.
Tra i titoli a cui ha lavorato ci sono I soliti ignoti, Salvatore Giuliano, Il caso Mattei, Sedotta e abbandonata e Il nome della rosa.
La casa di produzione ha conquistato due premi Oscar nella categoria Miglior Film Straniero con Amarcord, di Fedellini, e Nuovo Cinema Paradiso diretto da Giuseppe Tornatore. Divorzio all'italiana, inoltre, ha conquistato l'ambita statuetta come Migliore Sceneggiatura Originale grazie a Divorzio all'italiana di Pietro Germi.
Massimo Cristaldi aveva fatto inoltre parte dell'European Film Academy e dell'Accademia del Cinema Italiano, oltre a essere stato presidente dell'Associazione Produttori Cinematografici dal 1997 al 2002, poi entrata a far parte dell'Anica.
Tra le sue opere più ricenti ci sono Sicilian Ghost Story, Salvo e L'amour caché, mentre prossimamente arriverà nelle sale Tu, mio, adattamento dell'opera dello scrittore Erri De Luca.