Marco e Piergiorgio Bellocchio: 'Il cinema secondo noi'

Padre e figlio, ma anche collaboratori sul set e non solo, i Bellocchio, ospiti al Festival di Giffoni, hanno parlato dei prossimi progetti lavorativi.

"La tv ha appiattito la recitazione. Il cinema è un mestiere che esige determinazione e qualità". Marco Bellocchio, ospite oggi al Giffoni Experience insieme al figlio Piergiorgio Bellocchio ha parlato di cinema e del suo rapporto con il figlio. "Scoraggio i giovani che oggi vogliono fare cinema. Questo perchè ci vuole perseveranza e solo chi porta avanti i propri obiettivi nonostante gli ostacoli potrà farcela" ha proseguito. "Oggi tutto è cambiato. Prima il cinema era Roma, poi è stato Milano, oggi è dappertutto perchè la tecnologia si è evoluta e non servono più grandi budget. So che Pippo Delbono ha fatto un film solo con il telefonino che parteciperà al Festival di Locarno. Il mezzo ormai non è obbligatorio perché l'estetica cinematografica è cambiata".

"Oggi la grande industria del cinema viene portata avanti dai bambini" ha aggiunto Piergiorgio Bellocchio. "Festival come questi fanno bene a tutti". Padre e figlio, i Bellocchio hanno parlato anche del loro rapporto professionale e personale: "A volte siamo in disaccordo ma il litigio vero è una fase ormai superata. Abbiamo due vite separate che a volte si rincontrano sia nella vita privata che sul palcoscenico", ha spiegato Piergiorgio. E torneranno insieme, infatti, a breve, a teatro. "Stiamo preparando uno spettacolo che andrà in scena il prossimo dicembre. Il mio approccio con questo mondo è ingenuo, perchè è un campo che non ho mai sperimentato. Mi affascina però il rapporto che si crea tra gli attori, sarò anch'io un affascinato spettatore", ha raccontato Marco. "Inoltre sto scrivendo un film ambientato a Bobbio, dove ci sarà anche il mondo della lirica, che non conosco ma che fa parte del mio immaginario di bambino" ha spiegato il regista.