Il film di Lars Von Trier è la strana e sconvolgente storia della piantagione Manderlay, che si estendono in una zona isolata da qualche parte nel profondo sud degli USA.
Il plot del film è parzialmente ispirato alla prefazione scritta da Jean Paulhan, membro dell'Accademia francese e critico, per Histoire d'O di Pauline Réage, intitolata "Happiness in Slavery", che inizia con la descrizione di una ribellione avvenuta alle Barbados nel 1838.
Inoltre il regista si è ispirato anche al lavoro di un compatriota, lo scrittore e fotografo danese Jacob Holdt, autore del controverso American Pictures.
Come per Dogville, lo scenario di Manderlay è un teatro, un pavimento dipinto con pochi set e arredi. Il ciclorama è un grande sipario. Il pavimento è bianco, con i nomi delle strade, delle diverse piantagioni e delle case degli abitanti scritte in nero: giardino della vecchia signora, granaio, Peach House, Chicken House, The Red Clay, il grande tetto, la strada della stalla, la tavola dello schiavo, il pozzo di Lucifero, i bagni, l'amata magnolia, Victoria e Burt, Jack e Rose...
Ci sono poche pareti, niente porte, solo una staccionata di legno, una finestra con il vetro rotto, alcuni tavoli, i cancelli, la grande quercia, un pozzo e un asino, Lucifero, al mulino. La casa a due piani, con l'iscrizione 'Little, little can I give', è stata costruita come un'enorme casa delle bambole, con scale, porte, mobili e caminetto.
Il DVD contiene il film nel suo formato 2.35:1 anamorfico, con audio italiano ed inglese in dolby digital 5.1 e sottotitoli italiani per non udenti ed inglesi. Sono presenti, come extra, interviste a regista ed attori principali, riprese sul set, una galleria fotografica e il trailer cinematografico.