Il volto di Luciano De Crescenzo appare sul nuovo murales che lo ricorda a Napoli, a Vico Tre Regine, ai Quartieri Spagnoli, ad un anno dalla morte del protagonista di Così parlò Bellavista. Durante la cerimonia di svelamento, il sindaco De Magistris ha promesso che presto al grande filosofo verrà dedicata una strada della città.
Luciano De Crescenzo osserva dei ragazzini che tentano di recuperare un pallone: ad un anno dalla sua scomparsa Napoli ha voluto ricordare "il professor Bellavista" con uno splendido murales in bianco e nero.. Alla presenza di Luigi De Magistris ed alcuni familiari di De Crescenzo sono stati svelati i pannelli che anticipano la realizzazione del progetto che si chiama 'O pallone mmiez 'e machine' (il pallone tra le macchine) ed è stato portato avanti da Paola De Crescenzo, figlia dello scrittore, e Renato Ricci, uno dei più grandi amici di Luciano. Michele Quercia e Francesca Avolio sono gli autori del progetto promosso da dall'associazione no-profit Quartieri Spagnoli 1536.
"E' una bella testimonianza a cui ne seguiranno altre", ha detto il sindaco Luigi de Magistris promettendo di intitolare a breve una strada allo scrittore: "superando alcune difficoltà, abbiamo deciso di procedere rapidamente anche con l'intestazione a Luciano De Crescenzo della strada di Napoli a lui più cara. E' giusto che sia così perché è una persona che è nel cuore di Napoli e dei napoletani, che non è più nella vita terrena ma restano la sua filosofia, il suo pensiero, la sua umanità e il suo amore per Napolì".
Alla cerimonia era presente anche Michelangelo Porzio De Crescenzo, nipote di Luciano che ha detto: "Sono molto felice e ringrazio tutti" - ha detto - "molti ragazzi mi hanno detto che grazie a mio nonno hanno imparato a leggere e a scrivere". Raffaele Esposito, presidente dell'associazione 'Quartieri Spagnoli 1536', ha raccontato quando gli è venuta l'idea di rendere omaggio al Professore: "Quando andai al suo funerale mi ripromisi di realizzare qui ai Quartieri un'opera in suo onore che avesse un doppio significato: omaggiare De Crescenzo e ispirare le persone che passano da qui a migliorarsi culturalmente perché noi napoletani siamo un popolo che ha fatto la cultura e da un po' di tempo ce ne siamo dimenticati".