Luca Guadagnino ha cercato un attore iconico per il personaggio principale di Queer

Il regista italiano spiega in che modo ha effettuato la ricerca dell'attore ideale per interpretare il protagonista in Queer.

Un'immagine dal set di Queer di Luca Guadagnino

Nel corso di un'intervista a Variety durate la Mostra del Cinema di Venezia, Luca Guadagnino ha svelato il processo di selezione che ha messo in atto insieme al suo agente Bryan Lourd prima di arrivare a scegliere Daniel Craig per l'adattamento cinematografico del romanzo di William S. Burroughs, Queer.

Il libro, scritto da Burroughs tra il 1951 e il 1953 e pubblicato nel 1985, è un testo autobiografico, come del resto tutta l'opera dell'autore. Guadagnino ha presentato il film alla kermesse lagunare per la quale è stato selezionato in concorso per il Leone d'Oro.

L'attore ideale

"Stavamo parlando di chi potesse essere l'incarnazione di Burroughs e io ho detto che non lo sapevo ma che pensavo che dovesse essere qualcuno di iconico. E lui mi chiese cosa ne pensassi di Daniel Craig" ha spiegato Guadagnino.

Queer Luca Guadagnino Daniel Craig Venezia 2024
Luca Guadagnino e Daniel Craig alla Mostra del Cinema di Venezia

Il regista ha svelato la sua risposta:"Gli dissi che ci avevo pensato ma ero convinto che mi avrebbe detto di no e non avrei mai osato chiederglielo. Lui mi disse 'Perché no? A lui piacerebbe'". A quel punto, Daniel Craig è stato contattato:"Gli ha dato la sceneggiatura, e una settimana dopo io e Daniel eravamo al telefono. Poi è passata un'altra settimana ed era nel film".

Daniel Craig, secondo Luca Guadagnino, è uno dei più grandi attori della sua generazione e già si parla di candidatura all'Oscar:"Daniel è l'incredibile icona che ha attirato il pubblico di tutto il mondo e continuerà a farlo per sempre grazie a James Bond".

Tuttavia, non è stato soltanto l'agente 007 nella saga tratta da Ian Fleming:"Per me Daniel è stato anche George Dyer in Love Is the Devil, dove interpreta l'amante di Francis Bacon. Sinceramnente, credo sia uno dei più grandi attori della sua generazione; così sottile, così profondo e al tempo stesso così meravigliosamente universale. Quando ha detto che ci stava pensando ed era pronto a fare tutto ciò che era necessario per questo film ho pensato di essere un uomo fortunato".