Nel corso di un'intervista a Variety durate la Mostra del Cinema di Venezia, Luca Guadagnino ha svelato il processo di selezione che ha messo in atto insieme al suo agente Bryan Lourd prima di arrivare a scegliere Daniel Craig per l'adattamento cinematografico del romanzo di William S. Burroughs, Queer.
Il libro, scritto da Burroughs tra il 1951 e il 1953 e pubblicato nel 1985, è un testo autobiografico, come del resto tutta l'opera dell'autore. Guadagnino ha presentato il film alla kermesse lagunare per la quale è stato selezionato in concorso per il Leone d'Oro.
L'attore ideale
"Stavamo parlando di chi potesse essere l'incarnazione di Burroughs e io ho detto che non lo sapevo ma che pensavo che dovesse essere qualcuno di iconico. E lui mi chiese cosa ne pensassi di Daniel Craig" ha spiegato Guadagnino.
Il regista ha svelato la sua risposta:"Gli dissi che ci avevo pensato ma ero convinto che mi avrebbe detto di no e non avrei mai osato chiederglielo. Lui mi disse 'Perché no? A lui piacerebbe'". A quel punto, Daniel Craig è stato contattato:"Gli ha dato la sceneggiatura, e una settimana dopo io e Daniel eravamo al telefono. Poi è passata un'altra settimana ed era nel film".
Daniel Craig, secondo Luca Guadagnino, è uno dei più grandi attori della sua generazione e già si parla di candidatura all'Oscar:"Daniel è l'incredibile icona che ha attirato il pubblico di tutto il mondo e continuerà a farlo per sempre grazie a James Bond".
Tuttavia, non è stato soltanto l'agente 007 nella saga tratta da Ian Fleming:"Per me Daniel è stato anche George Dyer in Love Is the Devil, dove interpreta l'amante di Francis Bacon. Sinceramnente, credo sia uno dei più grandi attori della sua generazione; così sottile, così profondo e al tempo stesso così meravigliosamente universale. Quando ha detto che ci stava pensando ed era pronto a fare tutto ciò che era necessario per questo film ho pensato di essere un uomo fortunato".