Mentre continuano le indagini sulle ultime ore di vita di Libero De Rienzo la Procura di Roma ha richiesto il sequestro del cellulare dell'attore, trovato privo di vita da un amico nell'appartamento in cui viveva dall'età di 18 anni durante la serata di giovedì 15 luglio.
Gli inquirenti portano avanti la tesi di reato di morte come conseguenza di altro reato e sperano di poter così ricostruire le ore che hanno preceduto la morte dell'artista che sarebbe avvenuta, secondo una prima stima, 24 ore prima del suo ritrovamento da parte dell'amico.
Il cellulare di De Rienzo è stato sequestrato perché si pensa che possa fornite informazioni essenziali per capire quali sono stati gli ultimi contatti dell'artista. L'autopsia, programmata per lunedì, e l'esame tossicologico saranno essenziali per capire se la causa di morte possa essere imputata o meno all'assunzione di sostanze stupefacenti.
Gli inquirenti hanno deciso di seguire questa pista in seguito al ritrovamento di "polvere bianca" nell'appartamento di De Rienzo. La sostanza, e molti altri medicinali, sono sotto analisi da parte dei Ris e la famiglia dell'attore, che ormai era sobrio da anni, è stata recentemente interrogata dai carabinieri a proposito del suo passato burrascoso.