La Warner ha in cantiere un progetto sostanzioso che riguarda l'adattamento cinematografico di una delle più amate saghe letterarie del fantastico: i Canti di Hyperion di Dan Simmons. Il compito di redigere lo script è stato affidato a Trevor Sands, giovane cineasta che si è distinto fino ad oggi solo con un paio di interessanti cortometraggi; lo stesso Sands avrebbe convinto i dirigenti della Warner Bros proponendo loro il suo progetto per una riduzione cinematografica dei primi due romanzi del ciclo che, grazie ad un approccio selettivo, tenta una raffigurazione coerente e organica degli eventi narrati nei due volumi e del complesso universo mitico creato da Simmons. A produrre il film sarà Graham King (The Departed - Il bene e il male, Blood Diamond - diamanti di sangue, Bangkok Dangerous).
La saga di Hyperion, che consta in tutto di quattro romanzi (Hyperion, The Fall of Hyperion, Endymion e The Rise of Endymion, pubblicati tra il 1989 e il 1997), è un'appassionante epopea scifi di grande respiro e spessore. Come gli amanti della poesia inglese potranno intuire, Simmons deve molto a John Keats, il quale, in forma di cybrid (una sorta di cyborg/clone), ha un ruolo fondamentale nella storia. Il primo romanzo, invece, è ispirato nella struttura a opere celebri come I racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer e Il decamerone di Giovanni Boccaccio.
I fatti narrati ruotano attorno a un pianeta, Hyperion, dove si trovano le Tombe del Tempo, un misterioso artefatto in grado di muoversi nelle ere. Presso le Tombe, che sono custodite da un portentoso e temutissimo essere senza età, lo Shrike, si reca in pellegrinaggio un assortito gruppo di personaggi nel primo libro della saga, Hyperion.