Jussie Smollett: la sua condanna per la finta aggressione del 2021 è stata annullata

La Corte Suprema dell'Illinois ha deciso di annullare la sentenza, pronunciata nel 2021, per la presunta finta aggressione subita da Jussie Smollett.

Una foto di Jussie Smollett

La condanna subita nel 2021 da Jussie Smollett in tribunale durante il processo per la presunta aggressione falsa subita nelle strade di Chicago è stata annullata.
La Corte Suprema dell'Illinois ha infatti deciso di ribaltare la sentenza pronunciata, sostenendo che la decisione di mettere nuovamente a processo l'attore andasse contro i suoi diritti.

La decisione che annulla la sentenza di Smollett

Secondo quanto riporta il Chicago Tribune, la corte ha ricordato: "Siamo consapevoli che questo caso ha generato un significativo interesse pubblico e che molte persone sono rimaste insoddisfatte con il modo in cui si è concluso il caso originale e che credevano fosse ingiusto". La decisione prosegue sottolineando: "Tuttavia, quello che sarebbe ancora più ingiusto rispetto alla risoluzione di un singolo caso penale sarebbe affermare che questa corte non è tenuta a rispettare accordi sui quali le persone hanno fatto affidamento in modo dannoso".

Jussie Smollett
Smollett era stato condannato nel 2021

Nel mese di dicembre 2021, un giudice di Chicago aveva dichiarato Jussie Smollett, famoso per aver fatto parte del cast di Empire, colpevole di cinque campi di imputazione, tra cui quello di aver mentito alla polizia nel riportare il presunto crimine legato all'odio razziale di cui aveva sostenuto di essere stato vittima nel 2019.

Jussie Smollett ricoverato nel reparto di psichiatria nella prigione della contea di Cook

Dopo la denuncia compiuta dall'attore, infatti, si era scoperto che l'attore aveva assunto due personal trainer per pronunciare frasi razziste e contro gli omosessuali, minacciandolo poi di ucciderlo. Gli agenti avevano scoperto che Smollett aveva ideato l'attacco, incriminandolo. I procuratori avevano tuttavia trovato un accordo per archiviare il caso e, solo in un secondo momento, un altro procuratore aveva portato a processo la star del piccolo schermo, situazione che ha portato alla sua condanna a 150 giorni di carcere e al pagamento di un'ingente somma di denaro per coprire le spese del lavoro compiuto dalla polizia di Chicago nell'indagare su quanto accaduto, a cui era stata aggiunta la cifra di 25.000 dollari come multa. Nel 2013 la richiesta dei suoi avvocati di fare appello è stata respinta.