John Travolta: la domanda su Scientology è "scomoda", giornalista zittito a Roma

John Travolta, durante la conferenza stampa di The Fanatic a Roma è stata seccamente respinta una domanda su Scientology e le sette fatta all'attore.

Pulp Fiction
Pulp Fiction: John Travolta e Samuel L. Jackson

Una domanda fatta a John Travolta su Scientology, durante la conferenza stampa di The Fanatic alla Festa del Cinema di Roma 2019 è stata seccamente respinta da uno dei produttori del film.

John Travolta, presente alla Festa del Cinema di Roma 2019 per parlare del suo nuovo film e partecipare a un Incontro Ravvicinato, è stato molto disponibile con i giornalisti presenti, rispondendo a vari quesiti sulla sua carriera e sullo stato attuale del cinema americano. Solo una domanda, nel corso dei trenta minuti della conferenza, è stata giudicata scomoda, ed è quindi rimasta senza risposta. Per l'esattezza, un giornalista ha chiesto a Travolta quale fosse la sua opinione sul motivo per cui gli americani aderiscono a determinate sette, dato il suo rapporto con Scientology. Il produttore Oscar Generale, presente sul palco della Sala Petrassi insieme all'attore, ha risposto: "Se permettete rispondiamo alle domande sul film, non su questioni personali o sulle religioni. Questo è un festival di cinema." E l'attore, dal canto suo, non ha aggiunto nulla.

John Travolta è membro di Scientology dal 1975, ed è forse l'adepto più famoso dopo Tom Cruise, il cui legame con la religione ideata da L. Ron Hubbard è spesso stato oggetto di controversie. Travolta solitamente non è preso di mira per i suoi legami con l'organizzazione, con un'eccezione notevole: nel 2000 è stato protagonista e produttore di Battaglia per la Terra, adattamento dell'omonimo romanzo di Hubbard (il quale, prima di creare Scientology, era un autore di fantascienza). Il film, distribuito dalla Warner Bros. e costato 73 milioni di dollari, fu massacrato dalla critica (sull'aggregatore americano Metacritic ha una media di voto di 9 su 100) e incassò meno di 30 milioni di dollari nel mondo, eliminando ogni speranza di realizzare un sequel che, nelle intenzioni di Travolta, avrebbe adattato la seconda metà del libro. A influire sulla cancellazione del seguito ci fu anche la bancarotta della casa di produzione Franchise Pictures, condannata per frode pochi anni dopo l'uscita del film.