Jason Momoa è entrato a gamba tesa nella querelle tra la co-star di Justice League, Ray Fisher, e la Warner Bros. schierandosi con il collega attraverso una storia pubblicata sul suo account Instagram con l'hashtag #IStandWithRayFisher. Lo scontro tra Fisher e la major si è acuito dopo la risposta della società alle accuse dell'attore nei confronti dei presunti comportamenti abusivi di Joss Whedon in Justice League.
"Warner Bros. ha deciso di indebolire le accuse di tossicità ed abusi che io ed altri abbiamo riportato agli addetti delle risorse umane. Mi hanno descritto come un attore che aveva delle divergenze creative. Hanno fallito" ha dichiarato Fisher tramite un post su Twitter.
La discussione è iniziata a luglio, quando Ray Fisher si sfogò tramite i social, attaccando Joss Whedon, che subentrò in corsa a Zack Snyder in Justice League: "Il trattamento sul set del cast e della troupe di Justice League è stato grossolano, offensivo, poco professionale e del tutto inaccettabile".
WarnerMedia, sulla scia delle accuse di Fisher, annunciò di aver deciso di aprire un'indagine interna per scoprire cosa sia andato storto sul set del film.
La major ha dichiarato in seguito che Fisher aveva incontrato il capo di DC Films, Walter Hamada, e che l'attore aveva espresso del disappunto al team creativo per la sua performance nel ruolo di Cyborg. Parole che l'attore ha definito come un tentativo fallito della Warner Bros. di screditarlo.
Alla diatriba ora si è aggiunto l'endorsement pubblico di Jason Momoa su Instagram. Il messaggio è stato poi ricondiviso da Ray Fisher sul suo account. Rivedremo l'attore nel ruolo di Cyborg anche nell'attesissima Snyder Cut su HBO Max.