Io non mi arrendo: la storia vera che ha ispirato la fiction

Io non mi arrendo è una miniserie televisiva che si ispira alla storia vera di Roberto Mancini, l'ispettore che per primo indagò sulla Terra dei Fuochi.

Io non mi arrendo è una miniserie televisiva italiana che racconta la vita di Marco Giordano, ispirata alla storia vera del poliziotto Roberto Mancini, morto per un linfoma non-Hodgkin che lo ha colpito a seguito delle indagini sul traffico di rifiuti tossici in Campania nella zona che verrà ribattezzata Terra dei fuochi.

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Roberto Mancini era un funzionario di polizia che ha sacrificato la propria vita facendo il suo dovere, pur conoscendone i rischi, ovvero indagando per anni sui rifiuti tossici sparsi tra la Campania e il Lazio. Fu il primo ad interessarsi alla questione, scoprendo gli orrori relativi ai veleni che venivano occultati in quel territorio.

L'indagine di Roberto durò anni e lo portò a pagare con la propria vita: l'investigatore si ammalò di cancro, proprio a causa della Terra dei Fuochi e il linfoma lo uccise nel 2014, a soli 53 anni, portandolo via da sua moglie Monica e dalla figlia Alessia.

Roberto si ammalò perché, come consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti della Campania, portò avanti numerosi sopralluoghi in quelle zone, venendo a contatto con i rifiuti radioattivi. Per questo, dopo la sua morte, la famiglia chiese un risarcimento allo Stato italiano il quale rispose con la misera cifra di cinquemila euro.

A proposito del poliziotto, Beppe Fiorello, attore protagonista di Io non mi arrendo, ha dichiarato: "Roberto Mancini aveva scoperto e denunciato tutto questo, eppure non gli hanno dato retta. Non conoscevo la sua storia, prima che me la proponesse il produttore: leggendo le prime pagine del soggetto mi sono arrabbiato, perché quest'uomo era sempre solo. Più dimostrava, più veniva emarginato. Nella sua carriera è stato addirittura degradato. Il suo dramma è paragonabile a quello dei giudici Falcone e Borsellino, i più famosi, ma anche a Peppino Impastato, Pippo Fava, Mauro De Mauro. Sono gli eroi civili, vittime della tragica storia di questo Paese: nessuno di loro è più con noi, li hanno fatti fuori tutti. Questo deve farci riflettere: volevano un futuro migliore per l'Italia e non ci sono più."