Inseparabili - Vite all'ombra del genio: la puntata su John Lennon stasera su Sky Arte

Stasera alle 21.15 su Sky Arte ritorna Inseparabili con Carlo Lucarelli: protagonista Mark David Chapman, l'assassino di John Lennon.

Parte stasera su Sky Arte alle 21.15 la nuova stagione di Inseparabili. Vite all'ombra del genio, la serie scritta e condotta da Carlo Lucarelli, realizzata da Bottega Finzioni. Protagonisti della prima puntata saranno John Lennon e il suo assassino Mark David Chapman. Dallo stesso giorno tutte le puntate saranno disponibili on demand e in streaming su NOW TV.

Girato negli imponenti saloni di Salsomaggiore Terme, tra Palazzo Berzieri e Palazzo dei Congressi, il programma è dedicato alle personalità che hanno ricoperto un ruolo fondamentale nelle vite degli artisti, pur rimanendo molto spesso nell'ombra. Il punto di vista è quindi "secondario", quello delle figure vissute accanto a cantanti, pittori, attori o scrittori per tutta la vita o per un breve, ma significativo, periodo. Ogni genio ha infatti accanto a sé qualcuno che lo sostiene o che cerca di ostacolarlo e che, per un breve o lungo periodo, per ragioni sentimentali o lavorative, diventa la sua spalla, il suo braccio destro, il consigliere fedele, lo specchio con il quale confrontarsi o addirittura il suo assassino.

John Lennon e Yoko Ono in una scena tratta dal documentario The U.S. vs. John Lennon
John Lennon e Yoko Ono in una scena tratta dal documentario The U.S. vs. John Lennon

Questi personaggi all'ombra dell'artista, ne conoscono gli aspetti più difficili e contraddittori, che spesso il mondo non conoscerà mai. La serie è raccontata proprio attraverso questo sguardo ed esplora storie e situazioni molto diverse tra loro: da Philip K. Dick a Bela Lugosi, da Marvin Gaye a Oscar Kokoschka, dai Sex Pistols a Zelda Fitzgerald, da Marlon Brando a John Lennon. Il primo episodio sarà proprio quello dedicato a uno dei Beatles, intitolato Essere John Lennon: quando Mark David Chapman nel 1979 sposò la donna giapponese Gloria Hiroko Abe sapeva bene perché lo stava facendo. Perché era orientale come Yoko Ono, la moglie di John Lennon. Sì perché da anni ormai era ossessionato da lui, da quello che faceva, da quello che diceva e da quello che cantava. Era il suo idolo. Pian piano però l'ammirazione si trasformò in invidia, rabbia e odio.

Così alle 22.57 dell'8 dicembre 1980 Mark si avvicinò a John Lennon e gli sparò, uccidendolo. Poi si mise a sedere e a leggere The catcher in the rye (Il giovane Holden) di Salinger, perché si sentiva vicino al carattere anti-sociale del protagonista. Quando la polizia lo arrestò dichiarò: "La cosa che mi faceva imbestialire di più era che lui avesse sfondato, mentre io no. [...] Ero un nulla totale e il mio unico modo per diventare qualcuno era uccidere l'uomo più famoso del mondo".