Durante un'intervista con Sky News, Jim Sheridan, regista de Il mio piede sinistro, non ha usato mezzi termini e ha detto che, qualora si fosse trovato a girare oggi il film, non si sarebbe rivolto a Daniel Day-Lewis ma avrebbe coinvolto un vero disabile.
A detta di Jim Sheridan, non è più corretto che attori normodotati interpretino personaggi disabili. Ne Il mio piede sinistro, Daniel Day-Lewis veste i panni di Christy Brown, artista britannico con una paralisi cerebrale che dipingeva usando il piede sinistro. Negli ultimi anni, si sono innalzate numerose voci critiche nei confronti di attori normodotati che interpretano personaggi disabili. L'attrice e commediografa Sally Phillips ha definito questo fenomeno alla stregua della blackface. A proposito del suo progetto del 1989, Jim Sheridan ha dichiarato: "Non credo che oggi farei la stessa cosa".
Il regista de Il mio piede sinistro ha continuato: "Oggi proverei a coinvolgere un attore veramente disabile. Ci muoviamo in un mondo diverso ed è necessario adattarsi". A proposito degli attori non disabili, Jim Sheridan ha precisato: "Si tratta di un metodo di lavoro che dovrebbe appartenere al passato. Nel film abbiamo lavorato con bambini disabili e Daniel non è mai uscito dal personaggio. Lui ha voluto rispettarli e, per questo motivo, non ha mai rotto la finzione per circa venti settimane".
Sheridan ha sottolineato quanto possa essere straordinario affidare il ruolo di un personaggio disabile a un attore normodotato ma ha anche affermato di ritenere ingiusto escludere a prescindere un interprete senza alcuna disabilità: "Tutti dovrebbero avere accesso a una storia!". Infine, il regista ha sottolineato il carattere straordinario di Daniel Day-Lewis: "Credo che Daniel sia davvero straordinario! Lui ha sempre fatto cose grandiose per i disabili!". A proposito del suo ritiro dalla recitazione del 2017, Sheridan ha dichiarato: "Beh, me lo aspettavo. Si tratta di una decisione degna di Daniel. Prima o poi tornerà. Non voglio chiedergli quando perché lo annoierei. Se poi mi dirà di voler tornare, beh, proverei a coinvolgerlo in un nuovo progetto".
L'ultimo progetto diretto da Jim Sheridan è Murder at the Cottage: The Search of Justice for Sophie, docuserie in cinque parti sul brutale omicidio della produttrice francese Sophie Toscan du Plantier a West Cork, in Irlanda, nel dicembre 1996.