Il ministro Giuli risponde alla richiesta di Pierfrancesco Favino: "Sono d'accordo, bisogna dialogare"

Il Ministro Alessandro Giuli, mentre si trovava al Salone del Libro di Torino, ha risposto all'appello sostenuto da Pierfrancesco Favino dichiarandosi disposto a incontri e dialoghi.

Una foto di Favino

Pierfrancesco Favino, mentre si trovava a Cannes per presentare il film Enzo, aveva sostenuto l'appello inviato ad Alessandro Giuli per chiedere un confronto diretto con il Governo.
Il Ministro della Cultura, durante l'inaugurazione del Salone del Libro di Torino, ha quindi risposto alla lettera firmata da oltre 300 artisti e persone che lavorano nel settore.

Le dichiarazioni dell'attore

La missiva inviata a Giuli e ai suoi sottosegretari chiedeva un confronto e di porre fine alle polemiche contro Elio Germano e Geppi Cucciari che, in occasione dei David di Donatello, avevano criticato la situazione e ribadito i problemi di un settore alle prese con la crisi.

Pierfrancesco Favino, sulla Croisette aveva quindi sottolineato: "Credo che quell'appello dica tutto. Si cita il maestro Avati che con molta chiarezza, nella serata dei David di Donatello, ha detto quello che andava detto. Dobbiamo creare ponti, vorrei che qualcuno mi spiegasse quale sia la difficoltà nel gestire i fondi da destinare alla cultura, perché io non lo so e non è il mio mestiere".
La star del cinema italiano aveva poi aggiunto che bisogna prestare attenzione e dare voce a chi lavora nel settore senza godere di visibilità: "Ci sono presidi da molto tempo, organizzati da volti meno riconoscibili e quindi forse sarebbe anche compito vostro, rivolgendosi ai cronisti, di andare a sentire queste persone".

Pupi Avati attacca il ministro della cultura Giuli: "Di cinema ne sa poco e niente, liberiamolo" Pupi Avati attacca il ministro della cultura Giuli: 'Di cinema ne sa poco e niente, liberiamolo'

La risposta del ministro

Il ministro Giuli, mentre era a Torino, ha quindi risposto: "Io dico che ha ragione il 'comandante' Favino quando dice che bisogna dialogare. Servono ponti, serve confronto, non ho mai negato né mai negherò dialogo e confronto civile con chiunque abbia bisogno di un confronto da parte del ministero della Cultura".
Il politico, come riportato online da Sky TG24, ha quindi aggiunto: "Abbiamo bisogno di rassicurazioni e di certezze in un sistema complicato, di fronte a problemi che si possono e si devono risolvere insieme. Quindi non mi interessano le firme, che siano pro o contro, mi interessano i ponti e quello che ha detto Favino per me è legge".