Non è mai troppo tardi per le scuse. Gary Oldman ha colto la palla al balzo durante la conferenza di Parthenope di Paolo Sorrentino, in concorso a Cannes 2024, per fare chiarezza sulle dichiarazioni sulla saga di Harry Potter di qualche mese fa che tanto hanno fatto discutere i fan.
Interrogato sulla sua esperienza nel franchise, dove interpreta Sirius Black, Gary Oldman definì la sua performance mediocre per non aver letto tutti i romanzi sui cui i film sono basati. Ma si sa che i giornalisti hanno la memoria più lunga degli elefanti e le sue dichiarazioni sono state rievocate durante la conferenza del film di Paolo Sorrentino, unico italiano in concorso.
"Il fatto è che se mi riguardassi e dicessi ''Come sono bravo' sarei finito come attore, il mio miglior lavoro è prossimo" chiarisce il divo inglese. "La lavorazione di Harry Potter è stata circondata da una segretezza incredibile. Se io avessi conosciuto lo sviluppo del personaggio fin dall'inizio avrei recitato in modo diverso, ma quando ho girato il primo film avevo letto solo un romanzo. Con questo non voglio assolutamente mancare di rispetto ai fan della saga".
Il passato e il presente di Gary Oldman
In Parthenope, Gary Oldman interpreta JohN Cheever, scrittore alcolista rapito dalla bellezza e dalla giovinezza della protagonista del film, interpretata dall'esordiente Celeste Dalla Porta. Parlando del suo ruolo, l'attore dichiara: "Per essere onesto, sta allo spettatore interpretare il film, non posso spiegarlo, io penso a me stesso come a un personaggio in una relazione. Io sono uno straniero, ma anche Parthenope è una straniera in se stessa, alla perenne ricerca di altro. Lei guarda oltre il mio alcolismo e il caos della mia vita, vede quella bellezza che è contenuta in ogni film di Paolo. Lungo il viaggio incontra quest'uomo che ammira. Un artista, uno scrittore che vive una vita di solitudine, un'esistenza egoistica, senza famiglia e senza affetti, piena di tormenti come è la vita di molti artisti".