Il padre delle tre principesse Selassiè del Grande Fratello Vip 6 è in carcere: secondo quanto riportato dal settimanale Oggi, l'uomo è stato arrestato per una truffa ed estradato dal Lussemburgo in Svizzera.
La scorsa settimana il settimanale Oggi, come riportato anche dalla sua versione online, aveva scoperto che Clarissa, Jessica e Lucrezia non sono vere principesse in quanto nipoti di uno dei giardinieri della residenza del Negus Hailé Selassié e quindi nelle loro vene non scorrerebbe il nobile sangue di Re Salomone né tanto meno quello della regina di Saba. L'inchiesta del settimanale è andata avanti, nel nuovo numero ci sono delle novità veramente clamorose: Oggi sostiene che il padre delle ragazze, il cui vero nome sarebbe Giulio Bissiri, è detenuto in Svizzera.
Contro Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, questo è il nome scritto sui documenti del presunto Giulio Bissiri, è stato emesso un mandato d'arresto internazionale, l'uomo è stato fermato in Lussemburgo ed estradato in Svizzera "dove sarà trattenuto almeno tre mesi nel carcere di Lugano. Nel mandato di cattura internazionale emesso il 5 marzo scorso dalle autorità elvetiche per una truffa da 10 milioni di franchi", è scritto nell'articolo del periodico.
Secondo altre fonti, in particolare il portale RS.ch "l'uomo si trova rinchiuso al penitenziario cantonale, dove dovrà rimanere in carcerazione preventiva almeno per i prossimi tre mesi. Così ha stabilito il giudice dei provvedimenti coercitivi Paolo Bordoli, ravvisando i pericoli di fuga e di inquinamento delle prove. L'uomo venne denunciato nel 2017 da tre investitori ticinesi, che sull'arco di diversi anni gli avevano affidato denaro per un totale di oltre 10 milioni di franchi".
La scorsa settimana il settimanale Oggi riportava che le 3 ragazze non sono pronipoti del Negus ma nipoti un giardiniere dell'imperatore etiope, sulle sue colonne si leggeva: "Oggi è in grado di rivelare che il padre delle ragazze è nato effettivamente in Etiopia, figlio di un giardiniere italiano che lavorava nel palazzo imperiale di Hailé Selassié. Il bambino giocava con i nipoti di Hailé Selassié ed era ben voluto dalla famiglia imperiale che lo considerava come uno di loro. Rientrato in Italia, ha vissuto il sogno di recuperare l'immenso tesoro del Negus".
Secondo il settimanale il padre delle gieffine, che probabilmente sono all'oscuro di tutto, avrebbe falsificato i documenti che lo legano alla discendenza dell'Imperatore dell'Etiopia "Giulio convinse alcuni discendenti legittimi di Hailé Selassié, ormai poveri in canna che vivevano in vari Paesi, a firmargli una delega e a chiudere un occhio sulla sua affermata discendenza dal duca di Harar, secondogenito dell'imperatore. Riuscendo infine a far modificare i suoi documenti e a farsi passare per il terzo nella successione imperiale etiope".