Giorgio Armani, l'incidente e il ricovero: "Sono caduto al cinema"

Giorgio Armani è intervenuto sulle voci circa il suo incidente e il successivo ricovero in ospedale e ha raccontato di essersi fratturato l'omero a causa di una caduta al cinema.

Da giorni circolavano una serie di voci su un ricovero in ospedale di Giorgio Armani. Ebbene, al termine di un suo show, lo stilista è intervenuto a questo proposito e ha raccontato di essersi fratturato l'omero a causa di una caduta in una sala cinematografica.

Eva Green con Giorgio Armani nel 2004
Eva Green con Giorgio Armani nel 2004

Come riportato da Il Corriere della Sera, Giorgio Armani ha dichiarato di essere stato ricoverato in ospedale per due settimane a causa di una brutta frattura alla spalla e della successiva operazione chirurgica. Al termine di un suo show a Palazzo Orsini, lo stilista ha confessato: "Circolano voci relative al mio ricovero in ospedale. Ebbene sì, sono vere. Sono stato ricoverato per quindici giorni, più quelli trascorsi a casa. Ho avuto un incidente e sono stato operato. Circa un mese fa, alla riapertura dei cinema, sono andato a vedere un film. Ma, uscendo, ho incontrato sulla scala due buzzurri, uno voleva farsi notare e l'altro vendermi dei libri. Erano seduti, io sono passato, non ho trovato il gradino e sono caduto di faccia. Questo è il risultato".

Giorgio Armani ha poi mostrato la lunga cicatrice dalla spalla sino all'avambraccio, ormai in fase di guarigione. Lo stilista ha continuato a spiegare: "Mi sono rotto l'omero in più punti e me ne hanno dovuto dare diciassette per ricucire tutto. Però volevo esserci per questa sfilata e anche per la prossima, a Parigi. Quindi avete notato qualche lieve incertezza nel deambulare ed ecco spiegato il motivo, nient'altro".

In realtà, però, la sua uscita al termine dello show è stata perfetta, merito anche del suo storico collaboratore, Leo dell'Orco. A questo proposito, Armani ha dichiarato: "Era giusto uscire con Leo che, da così tanti anni mi aiuta sulle collezioni maschili, è il mio collaboratore ed è molto bravo, così come mia nipote Silvana. Ecco, sto preparando il futuro con le persone che ho in carico adesso".

Infine, un commento sulle recenti collezioni maschili: "Sull'uomo bisogna inventare ma non divertirsi, mi vergogno di far parte di questo gregge che trovo supponente. Senza voler fare polemiche, io non sono come gli altri".