Nel programma del Giffoni Film Festival 2023 sarà presentato il 24 luglio, in anteprima mondiale, il film Le stelle di Dora - Le sfide del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
All'appuntamento in presenza dei 6500 juror, provenienti da trenta nazioni, ci saranno Francesco Pannofino, Domitilla D'Amico, Raffaele Tedesco, che fanno parte del cast vocale, e i registi Ciaj Rocchi e Matteo Demonte.
La genesi del progetto
In occasione del quarantennale dell'eccidio di via Carini a Palermo, lo Stato Maggiore della Difesa, in collaborazione con il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri e la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni, avevano ideato una graphic novel per narrare la storia del generale Dalla Chiesa rivolgendosi in particolare ai giovani delle scuole superiori.
Il successo dell'opera ha quindi portato all'idea di coinvolgere un pubblico ancor più giovanile (10-14 anni) grazie a un prodotto cross-mediale, rappresentato da un film di animazione.
Le stelle di Dora - Le sfide del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa narra quindi la vita, le gesta e anche il lato più personale di dalla Chiesa, in particolare il suo legame con la moglie Dora, compagna per oltre 40 anni e madre dei suoi tre figli. A Dora il generale dedica una fitta corrispondenza che continuerà anche dopo la morte di lei, in forma di diario privato: e sono proprio le 'stelle di Dora' a dare il titolo al film.
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I registi hanno dichiarato: "Facciamo prodotti artigianali, usando quasi esclusivamente le nostre competenze. Il fumetto riassume, ma non semplifica. Racconta per simboli. Dare vita e voce a quei simboli significa dare anima alla storia. E con Le stelle di Dora, le voci hanno fatto la differenza: Domitilla D'Amico ci accompagna con la sua dolcezza per tutta la narrazione, mentre Francesco Pannofino, che interpreta dalla Chiesa, ne restituisce la potenza. Un prodotto unico nel suo genere, realizzato grazie alla lungimiranza del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa che ha voluto scommettere sul video come media per raggiungere i più giovani, e su di noi come artisti, un po' per il nostro stile realistico, un po' perché abbiamo acconsentito a una corsa pazza contro il tempo, una sorta di missione speciale per rispettare l'anniversario del 40esimo dalla morte del Generale".