Gianna Nannini, il suo video contro la polizia e le polemiche: cosa è successo

Il video del nuovo singolo di Gianna Nannini ha alimentato alcune polemiche da parte della polizia che accusa la cantante italiana di 'istigazione all'odio'.

Non si placano le polemiche riguardanti il video de L'aria sta finendo, il nuovo singolo di Gianna Nannini, considerato "vergognoso" dalla polizia italiana, la quale accusa la rockstar di "istigazione all'odio".

Questa settimana, il sindacato di polizia Fsp ha puntato il dito contro Gianna Nannini per il videoclip del suo nuovo singolo. Le immagini della discordia sono state condivise su Youtube ormai un mese fa, ma solo in questi giorni sta facendo discutere il frangente in cui tre poliziotti procedono con l'arresto di un uomo di colore, ed uno di loro preme il suo ginocchio sul corpo dell'arrestato, chiaro riferimento alla tragica morte di George Floyd, l'afroamericano ucciso nel maggio 2020 proprio da un agente di polizia statunitense. Nonostante si sia fatta attendere, alla fine è arrivata la risposta a quella che viene considerata a tutti gli effetti una provocazione.

"È un grave oltraggio alla dignità e al sacrificio di migliaia di donne e uomini, la Nannini ritrovi lucidità e si scusi", ha dichiarato nelle ultime ore Valter Mazzetti, segretario del sindacato, il quale ha aggiunto: "La consideriamo una trovata vergognosa, perché quegli agenti sono stati disegnati con una uniforme che equivale a quella dei poliziotti italiani e perché questi vengono raffigurati con la faccia di un maiale". Mazzetti ha poi parlato di un "oltraggio che calpesta la dignità di uomini e donne che servono lo Stato" ed ha sottolineato come Gianna Nannini in realtà non abbia bisogno di questi mezzi per ottenere l'attenzione dei media, essendo una cantante di successo, la quale, specifica Mazzetti, "nei suoi innumerevoli concerti ha beneficiato parecchio del lavoro di quei maiali".

Ricordiamo che il videoclip in questione è stato scritto e diretto da Luca Lumaca e non riguarda esclusivamente l'operato della Polizia. Come suggerisce il titolo, L'aria sta finendo rappresenta infatti un brano che denuncia il decadimento della società moderna sotto molteplici punti di vista, come è stato spiegato in maniera più che esaustiva in occasione della presentazione del videoclip, secondo cui le immagini puntano "il dito sulla nostra società che da tempo ha perso l'armonia: una parte del mondo spreca le risorse, è resa insensibile da una cultura dello scarto e prevarica i più deboli costruendo muri mentali e fisici". Il video viene definito volutamente provocatorio, incentrato sulla "necessità di cambiare le nostre abitudini di vita prima che l'aria finisca".