Basic Instinct 2 sarebbe stato un passo falso nella carriera di Gianna Nannini se avesse dato ascolto a Sharon Stone, che dopo averla vista su una copertina di Vanity Fair, la fece chiamare per un provino, convinta che proprio la nostra Gianna nazionale fosse perfetta per il sequel del campione d'incassi del 1992.
A raccontarlo, nel 2006, è stata la stessa Gianna Nannini (che stasera sarà tra gli ospiti di Sanremo 2020) proprio a Vanity Fair, cominciando dall'antefatto: a Bora Bora per un servizio fotografico, Sharon Stone nota su un tavolo un numero precedente della stessa rivista perchè in copertina c'è lei, Gianna, e riflette ad alta voce sul fatto che una faccia come la sua sarebbe perfetta per Basic Instinct 2.
"Qualche tempo dopo mi arriva un'email da Hollywood. Mi sembra un'allucinazione, anche perché io sono tutto, fuori che un'attrice. Solo l'idea di Hollywood mi fa ridere. Però c'è qualcosa nel titolo del nuovo film, Basic Instinct 2 - Risk addiction, dipendenza dal pericolo, è nelle mie corde e nella mia filosofia di vivere. Quando arriva il copione non ne rimango folgorata. Ma siccome a volermi, con una determinazione pazzesca, è una come la Stone, non posso fare a meno di essere incuriosita" ha raccontato la Nannini.
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"Dovrei interpretare un'amica di Sharon, c'è una scena in cui devo suonare la chitarra e cantare. Sono a Londra in quel momento e decido di fare il provino. Imparo la parte in inglese e mi presento in un ufficio color crema andata a male nella zona di Soho. Mi parte un'emozione che non conosco: tutto il contrario di quando canto, qualcosa che non sento battere, un disagio da pulsazione sorda. Non mi sento nei miei panni. La scena che dovrei girare è basata sulla seduzione: devo fare la troia un po' con tutti e due, Sharon e il coprotagonista maschile. A quel punto penso che devono avere davvero sbagliato persona. Con un ultima botta di energia finisco il mio show. Sono tutti carini e gentili, mi fanno mille complimenti. Esco nelle strade del fumo di Londra e divento tutt'uno con quel colore. Così, sono uscita da un film".
E deve essere stato un buon sesto senso o un magnanimo angelo custode ad aver salvato Gianna Nannini da un film che, nel 2006, ha vinto 4 Razzie Awards, dovendo anche ritenersi fortunato perchè le candidature erano quasi il doppio.