L'addio alla RAI di Paola Ferrari non sarà certo all'origine di un terremoto emotivo per Giampiero Galeazzi, che considera la collega troppo invadente, tanto da essere sicuro che non sentirà la sua mancanza.
Il noto giornalista sportivo ha rilasciato un'intervista a Il Corriere dello Sport, dove non ha mancato di criticare sia la Rai che la Ferrari.
Pochi giorni fa, Paola Ferrari ha dichiarato che dopo i mondiali del Qatar lascerà la RAI, la manifestazione del 2022 sarà l'ultimo impegno della conduttrice. "Mi dicono che sono vecchia, accompagno la nazionale in Qatar e poi saluto tutti", sono state queste le parole usate dalla conduttrice de La domenica sportiva al quotidiano finanziario Italia Oggi.
Sulla questione è intervenuto Giampiero Galeazzi, volto noto del giornalismo sportivo italiano nonché indimenticato telecronista delle imprese dei canottieri italiani alle Olimpiadi. Nell'intervista al quotidiano sportivo il giornalista ha commentato in maniera inaspettata l'addio della collega dalla Rai: "È sempre stata troppo invadente" ha detto "non ne sentirò molto la mancanza. Ci ho lavorato parecchio insieme. Ultimamente era molto migliorata. È sempre stata troppo invadente. Monopolizza lo spazio, ha prevaricato il suo ruolo. Prima non si preparava, ora ha imparato a farlo".
Giampiero Galeazzi non è stato tenero neanche con la stessa Rai, che, stando alle sue parole, a un certo punto avrebbe deciso di metterlo in panchina, per usare un termine sportivo. " Mamma Rai ti dà e ti leva. Io sono stato fortunato perché a un certo punto ero come Baudo e Martellini messi insieme. Spettacolo e sport. Ho spinto troppo. Dovevo fermarmi prima e pensare un po' alla carriera. M'hanno fatto veramente di tutto, m'hanno tolto il canottaggio due anni prima di andare in pensione. Un dispiacere enorme".
Poi, ripetendo una frase di Lello Bersani, Galeazzi ha detto: "tutto è permesso in Rai fuor che il successo. Ho pagato questo. Andavo tra la gente e sembravo l'apostolo. Sempre dritto come un treno, mai fregato niente ai detrattori".
Infine, commentando i successi a Tokyo 2020, dove la spedizione italiana ha battuto ogni precedente record conquistando 40 medaglie, Galeazzi ha elogiato il lavoro del presidente del Coni: "è un combattente, un uomo che non s'è mai tirato indietro. S'è messo sulle spalle tutto il mondo sportivo, contro i politici che non lo possono vedere. C'ha un culo grande così, ma se lo merita tutto".