Fanny Ardant, nella giornata di ieri, ha testimoniato a favore di Gerard Depardieu in occasione del processo che lo vede sul banco degli imputati con le accuse di aggressione sessuale, molestie e abusi sessuali.
L'attrice è arrivata a Parigi per difendere il suo amico e più volte collega sul set.
La testimonianza di Fanny Ardant
Due donne accusano Gérard Depardieu sostenendo di essere state vittime dei suoi comportamenti durante le riprese del film Les Volets Verts di Jean Becker. La star del cinema francese è stata accusata anche da altre donne negli ultimi anni che sostengono abbia compiuto commenti di tipo sessuale inappropriati e le abbia molestate.

Fanny Ardant ha recitato con l'attore più volte e in tribunale ha dichiarato: "So che siamo qui per cercare la verità, e che la verità è la cosa più difficile da definire. Sono un'amica di Gerard, lo conosco da sempre, quindi posso parlare di lui davanti a questa corte".
L'attrice ha aggiunto: "Ogni forma di genio porta qualcosa di stravagante, ribelle, pericoloso, che incarna il mostro e il santo... Lui è conosciuto da Cuba a Vladivostok perché gli spettatori di tutto il mondo hanno potuto identificarsi con i personaggi che interpreta".
Fanny ha sostenuto che Depardieu si comporta nello stesso modo con leader politici, come Fidel Castro, e con le persone comuni, ammettendo poi che parla troppo, 'dice cose negative, si comporta da sciocco sul set'. La star ha però aggiunto: "Per me questo lavoro di essere un attore, un cantante, un pittore... Devi dedicarci tutta la tua vita. E Gérard ha sempre dato tutto come un vulcano, con il peggio e il meglio".
Ardant ha poi sottolineato che il comportamento dell'amico non è più in linea con la situazione moderna: "So che la società è cambiata, che i punti di riferimento non sono più gli stessi e che ci sono cose che eravamo abituate a tollerare e ora sono intollerabili. So che molti non hanno osato venire e difendere Gérard perché avevano paura, paura di perdere il proprio lavoro, di non poter più essere un attore o, come regista, di non poter più girare film. Ma la paura non deve essere un modo per far obbedire i cittadini".
Fanny ha voluto concludere spiegando: "Se non fossi venuta a difendere il mio amico mi sarei incolpata per il resto della mia vita a causa della mia codardia. Credo solo nella mano tesa, nel perdono, nell'amicizia e nell'amore".
Le accuse all'attore
Poco prima una terza donna che accusa Depardieu aveva invece ricordato come Depardieu avesse messo le mani sul suo sedere e sul suo seno quando si erano ritrovati da soli. L'attore aveva respinto le accuse sostenendo che forse l'aveva toccata per errore trovandosi in spazi ristretti, ma in modo involontario.
Tra le testimonianze ci sono state poi quelle di una giovane attrice che ha dichiarato di essere stata toccata in modo inappropriato nelle parti intime durante un servizio fotografico sul set della serie Marseille. Dopo essere stato respinto due volte, Depardieu avrebbe dichiarato: "Davvero? Pensavo volessi fare carriera nel mondo del cinema?".