Intervistato di recente dal New York Times per il tour promozionale di Jay Kelly, George Clooney ha raccontato che Paul Newman gli diede un ottimo consiglio negli anni '90 quando era ancora nella prima fase della sua carriera.
"Non sono bravo a uscire come lo sei tu" ha dichiarato Clooney al collega Adam Sandler "Tendo a pensare: 'Se esco, sarà un'ora in più passata a parlare con le persone'. Paul Newman in realtà mi parlò proprio di questo".
Il consiglio di Paul Newman a George Clooney
Clooney ha spiegato: "Quando lo incontrai per la prima volta, era alla Warner Bros. a girare Le parole che non ti ho detto, e io ero in ER. Newman era seduto fuori a fumare una sigaretta, così arrivai con il golf cart e dissi: 'Ehi, volevo solo salutarti'".
Al momento, Newman non l'aveva riconosciuto ma alla fine capì che era un attore e stava avendo successo: "Tutti quelli che passavano con i golf cart dicevano: 'Ehi, George'. 'George!'. Quindi, a poco a poco, capì che avevo avuto un certo successo nel settore. Poi disse: 'George, non lasciare che ti tengano a casa'. Intendeva, molto specificamente, quella tendenza a isolarsi perché cerchi di mantenere un po' di privacy. La mia tendenza, in quel momento, era di restare chiuso in casa, e sentire Newman dirlo ebbe senso immediatamente".
George Clooney ha seguito le orme di Paul Newman
Già in passato, George Clooney aveva citato il collega come esempio e modello da seguire, affermando di aver sempre cercato di emularlo, così come disse nel 2008 in merito all'interpretazione di Newman ne Il verdetto.
"Guardalo alla fine del monologo in quel film, quando parla alla giuria. Gli attori di solito si caricano per un monologo. Lui lo finisce, e inizia a parlare di nuovo, e poi se ne va. Per me, è una delle più grandi interpretazioni in qualsiasi film, di sempre" dichiarò all'epoca Clooney.