Arriva nelle sale dal 27 marzo, distribuito da Istituto Luce Cinecittà, Fuoristrada di Elisa Amoruso, vincitore della menzione speciale nella sezione Prospettive Doc Italia all'ultimo Festival di Roma e candidato al Nastro d'argento per il miglior documentario. Pino/Beatrice è un meccanico, campione di rally, transessuale. Nel suo percorso di trasformazione, incontra Marianna, una donna rumena che fa da badante a sua madre, se ne innamora e decide di sposarla. Marianna lo accetta così com'è, con la sua diversità e fragilità e due anni fa riescono a sposarsi, entrambe vestite da sposa. Pino/Beatrice è sia moglie che marito e sia padre che madre per il figlio di Marianna, che è parte della loro famiglia. Fuoristrada è la storia di un amore che unisce una famiglia non convenzionale, in un Paese spesso troppo convenzionale.
"Ho sentito il bisogno di raccontare questa storia" spiega la regista Elisa Amoruso "perché si è presentata ai miei occhi con la forza di una storia d'amore unica, prorompente, fondata su un sentimento così forte da superare qualunque barriera sociale e culturale. Una famiglia non convenzionale, un'unione diversa, eppure simile a tutte le altre, fondata sull'amore. Un viaggio alla scoperta dei mutamenti del costume e alla riscoperta di valori innati, mutati nella forma ma solidi nella loro essenza. Ho seguito questa coppia unica, nel suo quotidiano, cercando di descrivere i piccoli momenti autentici delle loro giornate, assieme alle grandi prove che questa forma d'amore - così sfuggente e concreta, così poco definibile eppure definita - ha attraversato e attraversa. La storia di due esseri umani, in Italia, che compiono scelte importanti, che vanno "fuoristrada", che prendono rotte diverse, strade sconnesse, e si ricongiungono sullo stesso sentiero".