Francis Ford Coppola potrebbe perdere più di 100 milioni di dollari con la scommessa del suo ultimo Megalopolis, nonostante questo il regista dice di avere ancora due film da fare prima di poter dire con certezza di essersi ritirato, entrambi finanziati da lui stesso.
Quando su Instagram gli è stato chiesto se avesse intenzione di ritirarsi, Coppola ha risposto di non volerne assolutamente sapere e ha ribadito che gli restano ancora due film da fare prima di poter dire basta. In particolare, descrive quello che sarà l'ultimo film della sua carriera, "Distant Vision", come più grandioso di Megalopolis, affermando che si tratterà di "qualcosa di immenso".
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La pensione è lontata
Coppola infatti ha recentemente detto a La Liberation che Distant Vision - a cui sta ancora ancora lavorando - sarà "girato interamente dal vivo" e che sarà "molto più difficile" da realizzare rispetto a Megalopolis.
Il regista ha inizialmente lavorato a Distant Vision all'UCLA, nel 2015, come una performance cinematografica dal vivo, prodotta in tre settimane, in un palcoscenico di 6.000 metri quadrati nel campus dell'Oklahoma City Community College. Coppola ha inoltre dichiarato di essere il pioniere di una "nuova forma d'arte" con questo lavoro.
Si dice che il film sia ispirato ai vecchi drammi televisivi con cui il regista è cresciuto durante l'infanzia, quasi come se stesse filmando uno spettacolo teatrale con più telecamere. Qualcosa di simile a quanto realizzato da Stephen Frears nel film del 2000, A prova di errore.
Detto questo, Distant Vision non sarà il prossimo film di Coppola. Attualmente sta preparando Glimpses of the Moon, un adattamento musicale del romanzo di Edith Wharton e "ispirato" a L'orribile verità di Leo McCarey. Per Coppola, che compirà 86 anni ad aprile, la pensione sembra dunque lontana. Quando uscirà Distant Vision potrebbe essere vicino ai 90 anni.