Fausto Brizzi era stato accusato, nel novembre 2017, di violenza sessuale e ora il suo avvocato, Antonio Marino, ha annunciato che le accuse sono state archiviate.
"Il gip di Roma Arturi, rigettando l'opposizione delle persone offese, ha emesso decreto di archiviazione delle accuse di violenza sessuale. Si chiude così definitivamente la vicenda relativa allo scandalo delle molestie apertasi con i servizi delle Iene".
L'archiviazione è stata ritenuta inevitabile perché non sono stati individuati, "neppure in astratto, elementi fattuali qualificanti l'assunta violenza sessuale". Il gip di Roma Alessandro Arturi ha poi definito le iniziative di "presunta prevaricazione messe in atto dall'indagato" come "evanescenti" ed "impalpabili".
Una delle accusatrici, che aveva 30 anni nel periodo della presunta violenza, non è stata infatti ritenuta facilmente influenzabile con "un cambio nel tono della voce" o una "maggiore risolutezza", oltre a sottolineare che l'eventuale perdita di 200 euro per "due comparsate nell'ambito del film in lavorazione" non giustificano un presunto abuso di autorità e successivamente l'accusatrice, V.M., è ritornata nello studio del regista "accettando evidentemente la eventualità di incappare in rinnovate profferte sessuali e, dunque, nella medesima situazione fonte di tanto, seppur tardivo, pentimento".
Le altre due accusatrici hanno invece fatto querelato Brizzi oltre i termini di prescrizione, previsti in sei mesi.
Sul piccolo schermo la trasmissione, con un'inchiesta compiuta da Dino Giarrusso, aveva riportato una serie di testimonianze, molte anonime, in cui si accusava Brizzi di abusi sessuali. Clarissa Marchese, Miss Italia 2014, e la modella Alessandra Giulia Bassi, non avevano invece nascosto la propria identità.
Brizzi aveva replicato alle accuse sostenendo di non aver mai avuto rapporti non consenzienti, rinunciando però alle proprie quote della Wildside che aveva fondato nel 2009 in collaborazione con Marco Martani, Mario Gianani, Lorenzo Mieli e Saverio Costanzo. La moglie Claudia Zanella aveva inoltre difeso il marito sostenendo: "non corrispondono in nessun modo alla persona che conosco, pur nutrendo il massimo rispetto per le donne che si sono sentite ferite. Gli sono vicina perche' è cosi' avviene tra una moglie e un marito quando si affrontano periodi difficili. Sono barricata in casa e non posso nemmeno portare mia figlia al parco: anche questa puo' essere considerata violenza sulle donne".
Lo staff de Le Iene ha però sottolineato che Fausto Brizzi non ha mai denunciato la trasmissione per diffamazione e aggiungendo: "Chi accusa Le Iene di processo mediatico contro il regista, come è già successo quest'estate con la richiesta di archiviazione del pm, dovrebbe ricordare soprattutto altre due cose. Noi abbiamo raccolto, come potete vedere nei servizi, le testimonianze di 15 ragazze, che non si conoscevano tra loro e che hanno raccontato tutte in maniera indipendente lo stesso 'copione' di molestie e abuso di potere". Il comunicato prosegue: "Se davvero ritiene di aver agito nella totale trasparenza e onestà, Brizzi denunci Le Iene, pretenda di essere risarcito da noi. Siamo pronti a portare davanti ad un tribunale le dettagliate testimonianze che abbiamo raccolto".