Ezra Miller ha annunciato di aver accettato di farsi aiutare psicologicamente durante quello che ha definito come un periodo di intensa crisi.
Una settimana fa l'attore è stato accusato di furto con scasso in Vermont e i suoi continui problemi legali e le accuse che gli sono state rivolte hanno persino portato Warner a ipotizzare la cancellazione della distribuzione di The Flash nelle sale.
In un comunicato Ezra Miller ora ha spiegato: "Avendo recentemente affrontato un periodo di intensa crisi, capisco che sto soffrendo di problemi mentali complessi e ho iniziato ad affrontarli. Voglio chiedere scusa a tutte le persone che si sono preoccupate per me e sono rimaste sconvolte dal mio comportamento. Mi sto impegnando a compiere il lavoro necessario a tornare in una fase salutare, sicura e produttiva della mia vita".
Il sito Deadline sostiene che da mesi il suo agente, i vertici di Warner Bros, alcuni colleghi, amici e membri della famiglia si sono impegnati per convincerlo a farsi aiutare.
I produttori di The Flash, in particolare, hanno parlato a lungo con l'interprete di Barry Allen e i suoi portavoce per cercare di affrontare quanto stava accadendo in modo da evitare di dover rinunciare a un progetto con un budget da 200 milioni di dollari. Una fonte vicina alla Warner ha però voluto precisare: "Non si tratta di affari, ma di un essere umano che sta chiaramente soffrendo".
La possibilità che Ezra chiedesse scusa e si facesse aiutare dal punto di vista psicologico era una delle ipotesi avanzate dallo studio per quanto riguarda la distribuzione di The Flash. Il progetto diretto da Andy Muschietti potrebbe quindi ora essere regolarmente proposto nei cinema e Miller potrebbe essere coinvolto, se tutto andrà nel migliore dei modi, in modo limitato durante la promozione dell'attesa avventura di Barry Allen tratta dai fumetti della DC.