I responsabili dell'Eurovision Song Contest 2026 hanno annunciato alcuni cambiamenti alle regole, mentre si attende una decisione riguardante la possibile partecipazione di Israele alla gara canora.
Negli ultimi mesi, infatti, più di una nazione ha minacciato di ritirare i propri artisti nel caso in cui sia confermata la presenza della nazione tra quelle in gara.
I cambiamenti alle regole
Martin Green, direttore dell'Eurovision, ha infatti dichiarato alla BBC che ci sono stati molti feedback da parte dei membri dell'organizzazione e dei fan dopo l'edizione 2025. Tra i problemi riscontrati c'è stata ad esempio una promozione ritenuta eccessiva da parte di 'terzi, forse governi, che è stata sproporzionata rispetto al resto della promozionale naturale che si dovrebbe avere nello show'.
Secondo alcune indiscrezioni, ad esempio, l'Israeli Government Advertising Agency avrebbe pagato spazi pubblicitari e promozioni per sostenere la propria artista, arrivata poi seconda nella classifica finale.
L'Eurovision ha quindi deciso di stabilire delle regole e scoraggiare delle campagne promozionali considerate eccessive, in particolare se sostenute da realtà legate al governo delle varie nazioni.
Un altro cambiamento è quello legato al numero di voti che gli spettatori potranno avere a disposizione, scesi a quota 10 rispetto ai 20 previsti fino all'edizione di questo anno. Le giurie, inoltre, ritorneranno per le semifinali per 'assicurare la qualità e la diversità della musica'.
La decisione sulla partecipazione di Israele
Tra qualche giorno, inoltre, l'European Broadcasting Union deciderà se Israele parteciperà all'edizione 2026, dopo che nazioni come Spagna, Irlanda, Slovenia, Islanda e Olanda hanno annunciato che stanno valutando la possibilità di boicottare l'evento se Israele sarà coinvolta nonostante quanto accaduto a Gaza. La Russia, dopo l'invasione dell'Ucraina avvenuta tre anni fa, è stata ad esempio bannata dalla gara canora.
Green ha semplicemente commentato la situazione spiegando che spera i cambiamenti effettuati alle regole "diano ai membri la rassicurazione di cui hanno bisogno per assicurarsi che l'Eurovision rimanga uno spazio neutro e imparziale".