Enrico Brignano in tribunale a Prato: “ecco come mi hanno truffato”

Enrico Brignano ha denunciato il proprietario di un autosalone di macchine: l'uomo non avrebbe pagato l'auto vendutagli dal comico romano.

Oggi Enrico Brignano è stato nelle aule del Tribunale di Prato: il comico romano è parte lesa in un processo per truffa contro il proprietario di un autosalone di macchine. Brignano, nel 2018, gli ha venduto un'auto d'epoca Fiat 500 barchetta Azzurra, ricevendo solo una parte dell'importo pattuito.

L'avventura di Enrico Brignano con Giuseppe Carulli, questo il nome del presunto truffatore, è iniziata ad una fiera a Padova, dove, il proprietario dell'autosalone di macchine, aveva allestito un proprio stand. Il comico romano, come riportato nell'edizione online di Notizie di Prato, ha raccontato la sua versione dei fatti in Tribunale. Enrico era rimasto colpito da una Mercedes esposta nello stand del rivenditore "Dissi a Carulli che l'avrei comprata ma che prima dovevo liberarmi della mia Spiaggina - ha spiegato Brignano al giudice - e fu lui ad offrirsi per trovare un acquirente ci mettemmo d'accordo per 30mila euro e dopo qualche giorno lui venne a Roma, con un carro attrezzi, per prendere la macchina e portarla a Prato. Io consegnai tutto: accessori originali, il libretto di circolazione e anche il certificato Asi".

Dopo la vendita, secondo la versione di Brignano, è scattata la truffa: "Dopo l'acconto di 7mila euro, firmai il passaggio di proprietà e da allora è stato difficilissimo parlare con Carulli che una volta mi rispose al telefono solo perché lo chiamai con un numero diverso dal mio. Il resto dei soldi non li ho mai visti ma lui quella macchina l'ha venduta ad un collezionista che gli ha dato 40mila euro".

La seconda udienza è stata fissata a giugno, Enrico Brignano¸ fuori dal tribunale, ha parlato con alcuni giornalisti, al Corriere Fiorentino ha esternato le sue perplessità sull'iter giudiziario: "Mi rende perplesso il funzionamento della giustizia, ci sono tempi troppo lunghi" e poi, riferendosi a Carulli "Forse lui pensava di aver fatto un affare perché le prime edizioni di quell'auto possono arrivare a costare fino a 100 mila".