Enrica Bonaccorti: "Non è la Rai e la truffa del Cruciverbone? Cercarono di zittirmi"

Enrica Bonaccorti, ospite di Radio2, ha ricordato la famosa truffa del Cruciverbone a Non è la Rai nel 1991, e un aneddoto legato al poeta Giuseppe Ungaretti!

Dici Enrica Bonaccorti e non puoi non ricordare Non è la Rai e soprattutto la famosa truffa del Cruciverbone! La carriera della Bonaccorti, come attrice, autrice e conduttrice, è in realtà molto più lunga di quella puntata del programma di Gianni Boncompagni andata in onda il 31 dicembre 1991 e rimasta negli annali della tv italiana. Eppure il suo volto viene immancabilmente legato a quella brutta esperienza vissuta in diretta, di cui è stata lei stessa a parlare durante una recente intervista a I Lunatici di Radio2. Del Cruciverbone e di uno strano aneddoto legato a Giuseppe Ungaretti.

Cosa successe: durante il gioco del Cruciverbone, allora condotto da Enrica Bonaccorti, la signora Mara Grazia di Bassano in Teverina, dopo aver risposto alle quattro domande precedenti, come quinta opzione scelse il 96 orizzontale. La conduttrice fece una riflessione ad alta voce, giudicando strana e difficile la scelta in quanto nessuna lettera della parola nascosta era stata ancora rivelata, ma fu proprio a questo punto che la concorrente, scambiando l'affermazione di Enrica per la domanda, pronunciò la parola "Eternit", guarda caso corrispondente alla definizione del 96 orizzontale. Enrica Bonaccorti andò su tutte le furie durante la diretta e cominciò a chiedere ripetutamente alla signora Maria Grazia come avesse fatto a capire una risposta per cui ancora non esisteva la domanda, pronunciando a un certo punto la fatidica parola truffa!

L'allora Fininvest sporse denuncia per la fuoriuscita delle risposte, ma la verità non venne mai fuori. La Bonaccorti ha un tenero ricordo di Non è la Rai, però: "Per quello che mi riguarda ci fu uno spartiacque, quando cercarono di truffarmi in diretta, con la scena del Cruciverbone e la concorrente che fornì la risposta giusta prima ancora che io le facessi la domanda. Quella vicenda non la pesarono come la pesai io. Anzi, avrebbero preferito che io stessi zitta. Lei fu assolta perché secondo il tribunale ha avuto una premonizione. Questo è il nostro Paese".

I ricordi di Enrica Bonaccorti non si fermano certo al Cruciverbone di Non è la Rai: la sua carriera nel mondo dello spettacolo è cominciata davvero in giovanissima età e l'ha portata a incrociare il proprio percorso, professionale e personale, con parecchie personalità molto importanti del panorama culturale italiano. Tra queste spicca un nome: quello di Giuseppe Ungaretti! "A un certo punto, per alcuni mesi, sono stata nel gruppo degli uccelli, gli anarchici, manifestavamo, occupavamo la scuola, eravamo un piccolo gruppo anarchico che ha tenuto banco per qualche mese. Andavamo anche nella case dei grandi" ha raccontato la Bonaccorti. "Se qualcuno non la pensava come noi, entravamo in casa sua, ci sedevamo sul suo divano. Siamo entrati in casa di Carlo Levi, e anche in casa di Ungaretti, che una volta mi ha fatto una carezza sulle gambe, mentre guidavo. Stavo svenendo, pensavo fosse un film. Avevo 18 anni. Per me era come pensare a Leopardi che ti dà un pizzicotto sul sedere! [...] Insomma, adesso le chiameremmo molestie".