Emilia Clarke debutta nel mondo dei fumetti con Mother of Madness

L'attrice Emilia Clarke ha presentato ufficialmente M.O.M: Mother of Madness, il suo debutto come autrice di fumetti.

L'attrice Emilia Clarke ha presentato ufficialmente M.O.M.: Mother of Madness: un fumetto di cui è autrice in collaborazione con Marguerite Bennett e che sarà composto da tre numeri.
Il sito di Entertainment Weekly ha pubblicato in anteprima la copertina e alcune tavole dell'opera, svelando inoltre i retroscena della sua creazione.

Mother Of Madness

Emilia Clarke ha raccontato: "Circa tre anni fa ero in macchina con alcuni amici e ho detto: 'Ehi, ragazzi, non sarebbe davvero divertente se...'. E poi mi sono svegliata il giorno dopo e ho pensato 'Sarebbe divertente. Sarebbe fottutamente fantastico. Perché no?'".

La storia di M.O.M.: Mother of Madness avrà al centro una madre single chiamata Maya che scopre di avere dei superpoteri incredibili e li usa per sconfiggere dei trafficanti di esseri umani.
La star ha descritto la storia come un progetto in stile Deadpool, caratterizzato da molto umorismo e una sensibilità femminista esplorata in un'atmosfera estrema che supera i confini dei generi narattivi.
Emilia ha ribadito: "Definiamo sempre le madri come delle supereroine e ho pensato: 'E se lo fossero realmente? Cosa accadrebbe se avessero realmente dei superpoteri?'. Maya ha avuto una vita davvero difficile e si ritrova in una situazione in cui tutto ciò che la rende unica è qualcosa che odia o di cui si vergogna. Solo nella scoperta dei suoi poteri riesce realmente ad accettarsi così come è".

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Emilia Clarke non ha rivelato i dettagli dei suoi poteri, anticipando però che saranno legati al suo essere una donna: "Può fare queste cose grandiose, ma i poteri sono tutti legati al fatto che è una donna e ha un ciclo mestruale. Ho pensato sarebbe stato fantastico avere tutti gli aspetti che le donne non amano di se stesse, ribaltare la situazione e renderle ciò che le rende sovraumane".

L'ex interprete di Daenerys in Il Trono di Spade ha poi raccontato che suo fratello era un appassionato di fumetti, ma nonostante condividesse con lei il suo amore per il genere non le permetteva di andare con lui nelle fumetterie : "Quando ho potuto entrare nei negozi mi sono resa conto che non c'erano molte donne sulle copertine degli albi e non erano presenti molte donne nei punti vendita". Frequentando per lavoro il Comic-Con, Emilia Clarke si è resa conto che ci sono delle supereroine nelle storie raccontate nei fumetti, ma sono pochi i personaggi vestiti in maniera "normale" o che non indossano costumi aderenti, considerazione che l'ha poi spinta a ideare il progetto. L'attrice ha sottolineato: "Il motivo principale per cui ho voluto realizzare questo fumetto è perché volevo che le ragazzine si confrontassero con donne che commettono errori". Emilia ha ribadito: "Ripenso a me stessa quando ero una ragazzina e penso 'Se avessi avuto il permesso di entrare in quella fumetteria avrei potuto vedere un personaggio con cui potevo immedesimarmi, che mi avrebbe coinvolta'. Si tratta di un'esperienza davvero personale che tutti abbiamo nei confronti dei fumetti. Questi sono personaggi che appassionano le persone, che le coinvolgono e in cui possono immedesimarsi. Volevo proporre un nuovo personaggio e scoprire se le persone possono avvicinarsi a lei in un modo che crei qualche impatto nella loro vita".