Ema Stokholma, la celebre deejay e conduttrice, nonché protagonista di Vieni da me, durante un'intervista del 26 maggio 2020, ha parlato a Caterina Balivo dei maltrattamenti subiti da sua madre durante l'infanzia: "Diceva che andavo a letto con gli uomini, anche con mio padre."
La donna di origini italiane e francesi ha vissuto in Francia per gran parte della sua adolescenza finché non è riuscita a scappare di casa, all'età di quindici anni, rifugiandosi in Italia. Il motivo della sua fuga era sua madre: la causa delle violenze e degli abusi che ha subito sin da quando era una bambina.
"Le violenze avvenivano tutti i giorni: non ho ricordi di affetto, di carezze e baci sulla guancia. Erano violenze anche psicologiche. Io non sopportavo più." Ha spiegato la Stokholma. "La fortuna è stata che mia madre mi accusava di cose talmente assurde che io capivo che non ero io il problema. Mi accusava di andare a letto con mio padre. Avevo la consapevolezza che non ero io il problema, la salvezza è stata anche questa, avere la consapevolezza che non era colpa mia."
"Ho odiato profondamente mia madre, a volte volevo ucciderla. Le urla a casa mia c'erano. Nelle case di molti bambini ci sono le urla." Ha continuato Ema, menzionando anche i maltrattamenti fisici subiti dalla madre: "Mio padre è sparito, il mio nucleo familiare era formato da mio fratello e mia madre. Che delusione il sup primo pugno, fermò la macchina di botto, si girò e me lo diede."
Ema Stockolma, pseudonimo di Morwenn Moguerou, ha concluso l'intervista con le seguenti parole: "Ogni volta che scappavo di casa, e dalla violenza di mia madre, mi riportavano indietro, la mia sofferenza sembrava non avere fine. Il pericolo, nel mio caso, era in casa. Io pensavo di essere come mia madre. La rabbia, ho capito in analisi, era per papà. Le violenze psicologiche te le porti avanti fino a quando non vai in analisi".