È arrivata anche in Italia la quarta stagione de L'Amica Geniale, Storia della Bambina Perduta. L'appuntamento è su Rai 1, per un totale di dieci episodi suddivisi in cinque prime serate. Con questo nuovo ciclo ci prepariamo a salutare Lila e Lenù, divenute ormai adulte ed entrambe di nuovo insieme a Napoli.
Mentre il successo della serie è cresciuto con gli anni, rendendola un caso internazionale, al punto che questa quarta stagione è stata trasmessa prima negli Stati Uniti che nel nostro Paese, continua a rimanere misteriosa l'identità della sua creatrice.
Elena Ferrante, chi è l'autrice de L'Amica Geniale
La figura di Elena Ferrante, autrice della saga, è infatti avvolta da sempre nel mistero: la storia di Lila e Lenù è diventata presto un caso editoriale, ma della sua scrittrice non si sa niente o quasi. Pubblicata sempre da E/O edizioni, la Ferrante non solo ha sempre nascosto la sua reale identità, ma ha anche centellinato le interviste, tutte rigorosamente concesse per iscritto.
L'inchiesta de Il Sole 24 Ore
Nel corso degli anni, in parallelo con il successo della saga de L'Amica Geniale, si sono rincorse diverse voci su chi si celasse dietro l'ormai famoso pseudonimo. Nel 2016 in particolare, Il Sole 24 Ore condusse un'inchiesta individuando la Ferrante in Anita Roja, la moglie dello scrittore Domenico Starnone nonché sua traduttrice.
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Era il 2016, la testata arrivò a questa conclusione incrociando i dati dei compensi editoriali: le ricerche avevano rilevato un aumento di reddito pari a quasi il 50% nel 2014 e del 150% nel 2015. A dimostrazione del fenomeno Ferrante e dell'interesse che suscitava, l'inchiesta venne ripresa da diverse testate estere. All'epoca la casa editrice E/O non confermò, anzi, espresse disgusto per l'operazione, sostenendo che andasse rispettato il diritto di non voler apparire dell'autrice.
Gli altri possibili nomi
Nel frattempo però, le voci non si sono certo fermate: alcuni hanno ipotizzato che Elena Ferrante potesse essere lo stesso Domenico Starnone, mentre l'altro nome più accreditato è stato quello di Marcella Marmo, docente universitaria di storia contemporanea alla Federico II di Napoli. La Marmo però, aveva smentito. Un'altra ipotesi corrisponde al filosofo Marcello Frixione, ben presto accantonata. Negli anni si è parlato inoltre di Goffredo Fofi e dei fondatori della casa editrice E/O Sandro Ferri e Sandra Ozzola.
Perché l'anonimato
Elena Ferrante ha motivato questa sua scelta dell'anonimato in un saggio del 2003, in cui spiegava che il pubblico non deve identificare il romanzo con chi lo ha scritto. Si tratta dunque di una strategia precisa, pensata per separare le storie dall'autrice: non avere un'identità a cui collegare i romanzi, infatti, permette di considerarli dei prodotti autonomi e slegati dalla personalità di chi li ha scritti. Di fatto, ad oggi non sappiamo chi si nasconda dietro il nome di Elena Ferrante, e forse il segreto è anch'esso parte del successo de_ L'Amica Geniale_.